Disegnare un fumetto non significa per forza saper fare bei disegni di qualità: significa dare vita a un insieme unico formato da immagini, parole e ritmo narrativo. È come raccontare una storia con i colori, le espressioni e gli stati d’animo. Ogni vignetta è un piccolo frammento di un mondo che prende vita sotto gli occhi.
In questo nuovo articolo di Diario Creativo vediamo, fase dopo fase, alcuni suggerimenti sulla creazione di un fumetto da proporre anche ai piccoli artisti a casa o a scuola: dall’idea iniziale ai personaggi, dalla composizione delle tavole alle espressioni, fino alle onomatopee e agli elementi che fanno davvero la differenza. Non serve essere già un disegnatore esperto: basta avere una matita, un po’ di immaginazione, la voglia di mettersi in gioco… E fare pratica!
Storia e origini del fumetto
Il fumetto, inteso come narrazione per immagini in sequenza, ha radici antichissime e si è evoluto nel corso del tempo. Già nelle pitture parietali delle caverne preistoriche, nei bassorilievi egizi o nelle colonne romane, è possibile riconoscere una volontà di raccontare per immagini e simboli disposti in successione. Tuttavia, il fumetto come lo conosciamo oggi prende forma tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, in particolare nei paesi anglosassoni. Nel 1895, l’americano Richard Felton Outcault pubblica sul "New York World" la striscia "The Yellow Kid", considerata da molti il primo fumetto moderno. Con i suoi personaggi ricorrenti, i balloon (le classiche nuvolette dei dialoghi) e un linguaggio semplice, parlava a tutti, rispecchiando le condizioni sociali delle grandi città americane, piene di gente diversa, con storie e lingue differenti. Negli stessi anni si sviluppano le prime strip umoristiche sui giornali, soprattutto negli Stati Uniti, dove il fumetto trova terreno fertile nel contesto urbano e multietnico.
In Europa, il fumetto si diffonde con tempi e modalità diverse. In Svizzera, già nel 1837, Rodolphe Töpffer pubblica quello che alcuni definiscono il vero precursore del fumetto moderno: “Histoire de M. Vieux Bois”, un racconto illustrato in vignette con testi sotto le immagini. In Italia, il personaggio più celebre delle origini è il Signor Bonaventura, creato nel 1917 da Sergio Tofano, che introduce l’elemento poetico e surreale.
Nel dopoguerra, il fumetto conosce un vero e proprio boom editoriale e culturale, diventando uno strumento di intrattenimento popolare ma anche un mezzo espressivo complesso e maturo. Oggi il fumetto è un linguaggio vivo, in continua evoluzione. Cambiano i formati, gli stili, i temi, ma resta intatto il suo potere di comunicare emozioni, pensieri e storie. Bastano un foglio, qualche tratto, qualche parola e tutto può prendere vita.
Tipologie ed esempi di fumetti di successo
Il mondo del fumetto è una forma d’arte ricca e sfaccettata, popolato da stili, generi e approcci narrativi molto diversi tra loro. Alcuni tipi di fumetto si distinguono per la capacità di parlare a pubblici diversi, unendo immagini e parole.
Una delle più iconiche è quella dei fumetti con i supereroi, nati negli Stati Uniti negli anni ’30, che hanno dato vita a personaggi come Superman, Batman e Spider-Man. Questi eroi affrontano sfide morali e sociali, diventando simboli globali. Le illustrazioni, dinamiche ed espressive, guidano il lettore in un mondo di azione.
Un’altra categoria di grande successo è quella del fumetto umoristico, pensato per far ridere e intrattenere, come nel caso di Peanuts di Charles M. Schulz o Garfield di Jim Davis. In Italia, il fumetto comico ha avuto grande fortuna con personaggi come Cattivik o Lupo Alberto. C’è poi il fumetto d’avventura, che ha segnato l’immaginario collettivo con opere come Tintin di Hergé o Corto Maltese di Hugo Pratt, capaci di mescolare esplorazione e mistero in trame appassionanti.
Un ruolo importante è giocato anche dal graphic novel, una forma di fumetto più autoriale e spesso indirizzata a un pubblico adulto. Titoli come Maus di Art Spiegelman, Persepolis di Marjane Satrapi o Blankets di Craig Thompson hanno dimostrato come il fumetto possa affrontare tematiche complesse come la guerra, l’identità o l’amore in modo profondo e coinvolgente, al pari di un grande libro. In questo senso, il fumetto si conferma uno strumento potente di comunicazione, capace di raccontare la realtà con una voce personale e universale allo stesso tempo. Infine, non si può non citare il manga giapponese, che spazia dal romantico al fantasy, con successi planetari come Naruto, One Piece e Dragon Ball, capaci di conquistare lettori di ogni età in tutto il mondo.
Come disegnare i personaggi di un fumetto
Disegnare i personaggi di un fumetto significa dare forme e identità ai protagonisti della storia. Prima di impugnare la matita, è utile definire chi sono: che età hanno? Qual è il loro ruolo? Qual è il loro aspetto e quali tratti caratteriali li rendono unici? Sono punti fondamentali per creare figure riconoscibili, coerenti e funzionali alla storia, capaci di catturare l’attenzione di chi ama leggere e immergersi in mondi fatti di immagini e parole.
La costruzione inizia spesso con una scheda del soggetto, dove si annotano nome, età, tratti distintivi, abbigliamento, atteggiamenti e relazioni con gli altri. Si passa poi alla parte visiva: il corpo può essere stilizzato o realistico, a seconda dello stile scelto. Le proporzioni cambiano in base all’età (un bambino avrà una testa più grande rispetto al corpo rispetto a un adulto) e al tono del fumetto (umoristico, drammatico, ecc.).
Il volto è fondamentale: occhi, naso, bocca e sopracciglia sono strumenti potenti per esprimere emozioni. Anche i capelli e i dettagli (occhiali, cicatrici, accessori) contribuiscono a rendere ogni personaggio immediatamente riconoscibile. Non meno importante è l’espressività corporea: la postura, i gesti e il modo di muoversi raccontano molto della sua personalità.
Un altro elemento chiave è la colorazione: può essere realistica o stilizzata, monocromatica o piena di sfumature, ma in ogni caso aggiunge profondità e atmosfera, aiutando a comunicare il tono del fumetto e l’identità del personaggio.
Infine, è utile disegnare il personaggio da più angolazioni (modello turn-around) e in diverse espressioni, per essere pronti a rappresentarlo in qualsiasi situazione e prospettiva. L’obiettivo è creare figure coerenti, dinamiche e memorabili, capaci di vivere sulla pagina e coinvolgere il lettore.
Non temete gli errori da cancellare: fanno parte del processo e aiutano a migliorare. Ogni personaggio prende vita quando ci metti attenzione, passione e un po’ di cuore.
Come disegnare le onomatopee di un fumetto
Le onomatopee sono parole che riproducono suoni, rumori o versi, e nel fumetto hanno un ruolo importantissimo: rendono viva l’azione, aggiungono ritmo alla narrazione e coinvolgono il lettore anche a livello sonoro. Sono un ponte tra disegno e scrittura, e in certi casi possono diventare pura poesia visiva. Ma non basta scriverle: le onomatopee vanno disegnate con attenzione, perché siano coerenti con il tipo di suono che vogliono rappresentare. Ogni segno, ogni scelta grafica, trasforma un semplice momento in qualcosa di memorabile.
Per prima cosa, è fondamentale scegliere bene il suono: non solo un semplice “bang” o “crash”, ma qualcosa che dia una sensazione precisa. Un “scric” sarà molto diverso da uno “SBAM!”, così come un “miao” tenero si disegnerà in modo diverso da un “GRRR!” minaccioso.
Poi entra in gioco il carattere tipografico. Le lettere non sono tutte uguali: puoi giocare con il font, le dimensioni, lo spessore, la forma e anche la disposizione nello spazio. Un rumore forte può essere scritto in lettere grandi, spesse e magari irregolari, mentre un suono lieve può avere un tratto sottile e ondulato. Le lettere possono anche vibrare, spezzarsi o sembrare in movimento, a seconda del tipo di suono da rendere.
Anche i colori hanno la loro importanza: un’esplosione potrebbe essere rappresentata con il rosso o l’arancione, un suono acuto potrebbe essere in azzurro, mentre qualcosa di cupo può virare verso il nero o il viola. A volte, l’onomatopea si integra nel disegno, diventando quasi parte della scena, l’importante è che lo facciano senza sovrastare le immagini o il testo.
Disegnarle bene significa dare voce al disegno, trasformando il silenzio della carta in un mondo di fantasia unico.

Trucchi e consigli utili
Disegnare un fumetto è un lavoro creativo e divertente, ma richiede anche metodo e attenzione ai dettagli, ponendosi le domande giuste. È così che ogni fumetto può diventare un vero progetto creativo, personale e significativo. Ecco alcuni trucchi, metodi e consigli utili per chi vuole migliorare e rendere le proprie tavole più efficaci.
- Utilizza la carta giusta: la carta liscia è la scelta migliore più adatta, in quanto aiuta a ottenere tratti netti e precisi con matita e pennarello. Le carte Giotto Disegno 2 e Giotto Disegno 4, nella versione liscia, sono ideali anche perché resistono bene alle cancellature, perfette per chi è alle prime armi.
- Parti dalla sceneggiatura: anche se sei tu a scrivere e disegnare, avere uno schema chiaro ti aiuta a non perdere il filo. Suddividi la storia visivamente dinamica dividendola in scene, decidi quante vignette ti servono e cosa accade in ognuna.
- Semplifica dove serve: non serve disegnare ogni singolo dettaglio. Scegli cosa mettere a fuoco e cosa lasciare sullo sfondo e usa vignette più grandi nei momenti chiave per dare maggiore impatto. Il lettore deve capire subito cosa è importante.
- Studia le espressioni: gli occhi, le sopracciglia e la bocca bastano spesso per comunicare un’emozione. Allena la tua mano copiando espressioni da fotografie, specchiandoti o osservando i tuoi fumetti preferiti. Le matite colorate Giotto Stilnovo ti aiutano a dare vita a dettagli espressivi con colori vividi e sfumature ricche.
- Lavora su pose e movimento: un personaggio fermo o rigido rende la scena piatta. Usa linee guida per rendere il corpo fluido e le pose naturali. Il movimento può essere suggerito anche con linee cinetiche o effetti visivi. Il set di pennarelli Giotto Turbo Color è perfetto per aggiungere linee dinamiche e effetti con tratto intenso e colori brillanti.
- Cura la leggibilità: i balloon devono essere chiari e ordinati. Scrivi testi brevi, lasciando spazio sufficiente tra uno e l’altro e posizionali in modo da guidare l’occhio del lettore nel giusto ordine. Ricorda: ogni personaggio deve avere il suo stile!
Infine, esercitati. Sfoglia fumetti di generi diversi, confrontati con altre persone, prova tecniche di disegno nuove. Più sperimenti, dando libero sfogo alla tua creatività, più trovi il tuo stile.
Creare un fumetto è un viaggio creativo che unisce tecnica e fantasia, dove ogni passo contribuisce a costruire un racconto personale e coinvolgente. L’importante è lasciarsi ispirare, sperimentare con curiosità e non temere di esprimere la propria voce attraverso immagini e parole. Con pazienza e passione, anche i più piccoli possono trasformare le loro idee in storie da condividere e amare.