Differenza tra Pongo e plastilina: attività creative per bimbi

Ci sono icone che accompagnano l’esistenza delle persone fin dai primi anni di vita, crescono con i bambini attraversando le generazioni e diventano dei veri punti di riferimento quando si parla di infanzia, divertimento e gioco.

Il Pongo è una di queste e, da più di 70 anni, in ogni casa italiana - e non solo - c’è un posto speciale dedicato a questo rettangolo iconico di plastilina che ogni bambino ha avuto l’occasione di manipolare per trasformare in realtà ciò che nella testa sono solo forme astratte. Un materiale unico, perfetto per stimolare la fantasia e l’abilità dei più piccoli, che grazie ai suoi semplici panetti colorati apre un mondo di creatività.

Andiamo a conoscere meglio questo compagno di giochi: in questo articolo di Diario Creativo vedremo insieme la storia del Pongo, come è entrato nella nostra cultura, parleremo delle sue caratteristiche e scopriremo quali sono, se esistono, le differenze tra il Pongo e la plastilina.

Plastilina: cos'è e quali sono le sue caratteristiche

Prima di addentrarci nelle differenze tra il nostro Pongo e la plastilina più in generale, è bene fare un piccolo passo indietro alle origini della storia, quando questo materiale fu inventato.

La nascita della plastilina è ancora oggi oggetto di conflitto e discussione tra le fonti. Secondo alcuni la sua invenzione sembra risalire al 1897, legata al professore d’arte William Harbutt. Alcuni esperti la attribuiscono a Franz Kolb, un farmacista tedesco che già nel 1880 vendeva la Kunst-Modellierton, un’argilla artificiale da modellare; altri ancora collegano le origini a Luigi Giudice, celebre scultore dell’800 che pare creò la nota plastilina come alternativa alla creta per la lavorazione delle statue. Tuttavia, più fonti affermano che fu Harbutt che dopo aver registrato il marchio, aprì una fabbrica per la produzione e la diffusione commerciale della plastilina come materiale plastico da modellare.
Sin dalla sua invenzione, la caratteristica principale di questo materiale, a differenza di altre paste modellabili, è la possibilità di lavorarlo a lungo perché non essicca all’aria e rimane malleabile, così da poter essere riutilizzata infinite volte. Principalmente composta da olio, argilla e cera, la plastilina è un materiale plastico che si modella con facilità sia manualmente che con strumenti come mattarelli, spatole e mirette. Grazie alla sua plasticità è garantita la riuscita anche dei più piccoli dettagli.

Per queste sue caratteristiche la plastilina viene utilizzata nel settore artistico per la produzione di modelli e sculture, nella prototipazione industriale, nel cinema e nel settore degli effetti speciali. La claymation, in particolare, è la produzione di stop-motion con ambientazioni e personaggi in plastilina colorata. Sono esempi di plastilina animata i “corti” e i prodotti di successo come Wallace e Gromit.

Oggi, le plastiline possono essere suddivise in due grandi categorie: le plastiline per bambini, più morbide e colorate, e le plastiline professionali per artisti, spesso monocromatiche e caratterizzate da diversi gradi di durezza.

Le plastiline per bambini, come la famosa Pongo, hanno uno scopo ludico-educativo e rientrano all’interno dei prodotti classificati come giocattoli per tutte le fasce di età e devono rispondere ai requisiti di sicurezza CE.

Le plastiline per artisti sono invece prodotti professionali principalmente destinate alla creazione di prototipi, calchi e stampi. Tra queste troviamo, ad esempio, la plastilina Maimeri ideale per queste applicazioni: il suo segreto è l’altissima qualità dei materiali con cui è prodotta, ma anche l’ottima resa plastica e la grande omogeneità. Essendo priva di zolfo, è compatibile con tutte le gomme siliconiche.

Pongo: cos’è e quali sono le sue caratteristiche

Innanzitutto, sgombriamo il campo da eventuali dubbi: tra Pongo e la plastilina più generica non vi è alcuna differenza se non nella composizione. Come vedremo nel corso di questo articolo, oggi PONGO è 100% vegetale! Quello che è importante sapere, però, è che ad oggi il nome PONGO viene spesso utilizzato per indicare più in generale le paste per giocare.

Nella lingua italiana la parola Pongo è diventata di uso comune e viene utilizzata per esprimere qualcosa che è facilmente malleabile, modellabile e modificabile a piacimento.

Il termine Pongo, quindi, viene a volte utilizzato impropriamente per indicare più in generale tutte le paste per modellare, nonostante spesso le caratteristiche siano molto differenti. Per esempio, viene chiamato Pongo il Didò, che è una pasta per giocare a base di ingredienti completamente naturali (farina, acqua, sale) ma a differenza della plastilina, essicca all’aria. A volte, il Pongo può essere confuso anche con il DAS, che è invece una pasta da modellare auto indurente a base minerale che essicca all’aria senza cottura. Nel grande mondo delle paste modellabili ci sono poi le paste polimeriche come DAS Smart, la pasta modellabile da cuocere in forno adatta a ragazzi, hobbisti e professionisti, ideale per realizzare soprattutto piccoli oggetti come gioielli dallo stile unico. Nonostante le differenti caratteristiche però, queste paste modellabili hanno comunque qualcosa in comune: sono tutte prodotte in Italia, con materie prime di alta qualità! 

Ma come nasce il nostro Pongo?
A volte da un errore può nascere un gioco rivoluzionario.

Questo è sicuramente il caso di Pongo, uno dei passatempi modello con il quale i bimbi si dilettano da anni e anni. Facciamo un piccolo viaggio indietro nel tempo, nella Toscana degli anni ‘50, e vediamo da vicino come lo sviluppo di questo materiale sia legato a un aneddoto davvero curioso!

Chissà se lo stabilimento di Sidol, a Lastra a Signa, avrebbe mai potuto immaginare che da un errore di produzione - avrebbero dovuto produrre della cera per scarpe - sarebbe nato un vero e proprio regalo per milioni di bambini italiani proprio nel pieno del secondo dopoguerra?

Un grande grazie va al chimico dell’azienda toscana che, quando predispose le dosi dell’impasto, compì uno sbaglio che rappresentò il punto di partenza per quello che oggi conosciamo con il nome di Pongo. La composizione che formava l’impasto era in totale disequilibrio e l’azienda si trovò una grande quantità di cera dal colore neutro assolutamente non idonea alla lucidatura delle scarpe.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, perché da altri punti di vista la cera aveva delle qualità sorprendenti: non sporcava, non ungeva la pelle, non macchiava ed era sensibile al calore delle mani. Tutto questo rendeva questa pasta super malleabile, con un’ottima plasticità. Si decise allora di aggiungere del colore e di distribuire il prodotto come un gioco per bambini. Era il 1952 e i bambini scoprivano un nuovo modo di giocare: modellare.

Nel corso degli anni, gli ingredienti che costituiscono la plastilina italiana più famosa sono cambiati, si sono evoluti. Oggi il nuovo Pongo è ancora rigorosamente prodotto in Italia, con una nuova formula a base di ingredienti 100% vegetali e con materie prime selezionate da fonti rinnovabili. È sempre morbida, non essicca all’aria, è super lavabile, non macchia le mani e non sporca i tessuti. Con 18 brillanti colori che si possono tutti mescolare tra loro per ottenere infinite sfumature, dal giallo al blu, dal bianco al nero e 7 nuovi colori fluo.

Quali sono i benefici di giocare con Pongo e plastilina?

Le attività creative come modellare, disegnare o colorare, sono esperienze essenziali per lo sviluppo del bambino nelle varie fasi di crescita. Giocare con Pongo e con le paste da modellare è utile per lo sviluppo della psicomotricità, la coordinazione oculo-motoria e aiuta a imparare e a governare i concetti di tridimensionalità.

Il gioco con il Pongo stimola l’esperienza sensoriale dei bambini che, già dai primi giorni di vita, conoscono e crescono attraverso la stimolazione costante dei sensi, in particolare vista e tatto. Infatti, quest’ultimo è il mezzo attraverso il quale entrano in contatto con il mondo, lo conoscono e comunicano. Prima che con le parole, i bambini comunicano i loro sentimenti con il tatto e con i gesti, i quali infatti rappresentano una delle principali forme della comunicazione non verbale tra bambini e genitori.

Questi strumenti rappresentano anche la soluzione perfetta per insegnare ai piccoli concetti fisici, come la teoria del colore e la tridimensionalità, in una forma che li porti a imparare divertendosi, attraverso l’esperienza in prima persona. Inoltre, la manualità, la concentrazione, l’impegno profuso anche nelle attività più semplici ed essenziali come l’espressione personale attraverso lavoretti creativi, annulla gli effetti eccitanti di altri giochi per un immediato effetto rilassante.

Attività con il Pongo e la plastilina

Giocare con Pongo e la plastilina non solo è un vero spasso, ma è anche un modo unico per rendere reali le immagini astratte che viaggiano nella mente dei più piccoli. Con l’aiuto di questo semplice e magico materiale, la fantasia prende forma in vere e proprie creazioni. Oggetti, personaggi e animali … i progetti che possono nascere sono tantissimi. Ecco qualche idea!

Avete mai pensato di creare degli animaletti degli abissi?
Con il nuovo set Pongo By Giotto FLUO fare un tuffo in fondo al mare non è mai stato così divertente. Con l’aiuto della guida fotografica sul retro della confezione e del video-tutorial, potrete dare vita a coloratissimi animaletti. Date un’occhiata!

Ma voi lo sapete com'è fatta la Terra? Scopriamolo insieme!

Con il kit Pongo by Giotto, strato dopo strato, potete ricreare la struttura terrestre in pochi semplici passi: è un’attività didattica super divertente, che vi darà grandi soddisfazioni! Seguite le istruzioni per creare i colori giusti, arancione, marrone, verde, ecc.

Poi, con l’aiuto di un mattarello e delle dita, stendete ogni strato dello spessore di circa un centimetro. Infine, nell’ordine corretto, adagiate tutti gli strati uno sull’altro, creando una sfera: ecco la nostra Terra.

Con PONGO By Giotto Skin Tones, i più piccoli possono modellare tutti i colori del mondo ed esprimere con fantasia e creatività la propria cultura e diversità con nuove sfumature per rappresentare le diverse tonalità della pelle. Scoprite di più in questo video!

Oggi abbiamo imparato che con la plastilina Pongo e le paste modellabili ci si può divertire tantissimo, imparare e anche creare bellissime storie dando vita ai propri amici immaginari. Quindi cosa aspettate? È ora di iniziare a giocare!

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