Gioco della campana: divertiti con i tuoi bimbi all’aria aperta

I bambini trovano sempre tanti modi per divertirsi all’aperto: basta un piazzale, un prato, un campo o un normalissimo giardino e per loro sarà facile e naturale organizzarsi per giocare insieme. Spesso si tratta di giochi dalle regole base, intuitivi e molto semplici, che richiedono veramente pochissima attrezzatura e strumenti. Un esempio classico?
L’intramontabile gioco della campana, un entusiasmante passatempo per bambini che mette alla prova la loro agilità e coordinazione e che ha attraversato secoli e generazioni.

Nell’articolo scopriremo insieme le antiche origini di questo gioco da strada, le sue regole semplici ma affascinanti e alcune varianti curiose, per chi vuole sperimentare qualcosa di nuovo. Uscire di casa e riscoprire il valore del gioco all’aria aperta, anche in città, è fondamentale per permettere ai bimbi di crescere, fare gruppo e trascorrere tempo di qualità negli anni spensierati dell’infanzia e dell’adolescenza.

Gioco della campana: cos'è e quali sono le sue origini

Il gioco della campana non è solo divertimento, è anche esercizio di equilibrio, senso dello spazio ed esperienza del confronto con gli altri, ed è proprio grazie a questo ruolo formativo che il gioco ha resistito invariato per secoli e secoli.

Ha origini antichissime, risalenti addirittura a 3.000 anni fa, ai tempi dell’Antica Roma. Sì, proprio così. Era praticato con il nome di gioco del “clàudus”, ovvero dello zoppo, per l’evidente riferimento alla caratteristica di andare da una casella all’altra saltando su un solo piede.

Lo sapevate? Uno dei disegni più remoti e dei primi esempi storici di questo gioco si trova sulla pavimentazione del Foro Romano, proprio nella città eterna. Affascinante e curioso vero? Si dice che i bambini abbiano dato inizio al gioco imitando gli esercizi e i movimenti che facevano i soldati quando si allenavano per abituarsi a marciare in condizioni di equilibrio precario, su una gamba sola, con una zavorra pesante sulle spalle.

Da Roma, poi, il gioco si è diffuso a macchia d’olio in tutto l’Impero Romano, che aveva un’altra peculiarità curiosa: le strade pavimentate, terreno perfetto per giocare, grazie alla superficie liscia e al disegno tracciato dalle pietre, che erano proprio di forma rettangolare.
Dai tempi imperiali ai giorni nostri, le regole sono rimaste sostanzialmente invariate, ed è proprio la loro facilità a renderle così solide. Andiamo a vedere insieme quindi come si organizza il gioco e qual è il regolamento da seguire per un divertimento assicurato.

Gioco della campana: come costruire il percorso

Bastano dei gessetti, un sasso per ogni giocatore, 7 caselle disegnate per terra e tanta voglia di saltellare. Scopriamo insieme come disegnare il percorso per costruire il gioco della campana.
La prima cosa da fare è scegliere la zona dove disegnare lo schema delle caselle per terra. Suggeriamo di individuare un’area il più possibile pianeggiante e che sia adatta al contatto con il gessetto. I maxi gessi colorati della linea GIOTTO be-bè sono perfetti per quest’attività. Sono un prodotto ideale per essere usato all’aperto fin dai due anni d’età, quindi adatti anche ai giocatori più piccoli, e colorano perfettamente tutti i tipi di pavimentazione. Più grandi di quelli tradizionali e facili da impugnare, sono super lavabili senza nessun trattamento particolare sia dalle mani, che da superfici e tessuti. In più sono dermatologicamente testati e disponibili in 6 diverse colorazioni! Insomma, tutta la famiglia potrà sbizzarrirsi e dare sfogo alla fantasia, dai più piccoli agli adulti.

Si procede tracciando con il gessetto un primo riquadro con il numero 1, seguito dalla casella 2 e dalla 3, disposte una dopo l’altra in linea retta. A questo punto, per seguire la struttura standard, si disegnano i blocchi 4 e 5 uno accanto all’altro, in parallelo, per poi seguire con il 6 singolo, così anche con il numero 7 e 8 in parallelo, per poi fare il 9 singolo. Per completare il percorso, infine, concludete con l’ultima casella, la numero 10, quella di riposo, nella quale sarà possibile fermarsi con due piedi e girarsi per fare il percorso al contrario, tornando indietro.

Per fare in modo che il gioco funzioni, quando realizzate i vostri riquadri è importante tenere sotto controllo le dimensioni. I partecipanti, infatti, dovranno essere in grado di saltare da una casella all’altra agevolmente, avendo lo spazio per atterrare, ma allo stesso tempo il tutto non deve risultare troppo facile, quindi la superficie dei quadrilateri non dev’essere troppo estesa. Bisogna regolare le dimensioni dei blocchi anche a seconda dell’età dei giocatori, facendo qualche prova se necessario. Una volta delineata la vostra mappa di gioco, è il momento di capire le regole.

Gioco della campana: le regole del gioco

Ecco qui le semplicissime regole del gioco della campana.
Procuratevi un sasso o una piccola pietra, preferibilmente piatta. Il giocatore deve lanciare il sasso nella casella 1 cercando di farlo atterrare dentro il riquadro, senza toccarne i bordi e senza farlo rimbalzare fuori. Se non atterra entro i bordi, perde il turno e passa il sassolino alla persona successiva.

Ora, il giocatore deve saltare tra i riquadri, evitando solo quello dove è caduto il sasso. È consentito avere un solo piede per ogni riquadro, quindi non è possibile avere più di un piede a terra contemporaneamente, a meno che si sia sui due riquadri numerati uno accanto all'altro. In tal caso, è possibile mettere giù entrambi i piedi simultaneamente, uno per ogni riquadro.

È importante appoggiare il piede all'interno del riquadro, evitando di toccare le linee o saltare nel riquadro sbagliato o fuori dal riquadro stesso, altrimenti si perde immediatamente il turno. Una volta arrivati alla casella 10, che è di riposo, bisogna tornare indietro seguendo le stesse regole. Lo scopo è completare il percorso di andata e ritorno senza sbavature, senza commettere errori.

Una volta arrivati sul riquadro immediatamente precedente a quello contenente il sasso, piegatevi in avanti, sempre su un piede solo, e raccoglietelo. Infine, saltate quel riquadro e terminate il giro del turno, passando il sasso a un avversario. Una volta completato il percorso di partenza, con il sassolino sul primo riquadro, nel turno successivo lanciate il sasso sul secondo riquadro e continuate così fino alla fine.

Chi alzerà le braccia al cielo in segno di la vittoria? Vince la gara chi riesce a completare il percorso avendo lanciato il sasso su tutti i riquadri.

Gioco della campana: varianti divertenti

Abbiamo visto la struttura classica del gioco e analizzato il regolamento, ma ci sono una serie di variazioni possibili che lo rendono sempre nuovo e divertente. A partire dal nome: questo gioco, infatti, è conosciuto in tutto il mondo in tanti modi diversi. Spesso in Italia viene chiamato anche settimana, scala, riga e se si passa alla versione da tavola si trasforma nel gioco dei bottoni. Nei paesi anglo-sassoni si chiama Hopscotch, in Francia Marelles, in Germania Tempelhupfen e in India Ekaria Dukaria.

Oltre a diversi nomi, ci sono anche tanti modi di giocare. Provate a divertirvi con i vostri bambini cambiando la forma del percorso, ad esempio. La scienza dice che una versione di percorso diversa stimola l’emisfero destro del cervello dei più piccoli, aiutando lo sviluppo del pensiero creativo.

Alcune varianti, poi, prevedono che il bambino, mentre salta, debba tenere le mani sui fianchi, oppure, per i più grandi, una regola potrebbe essere quella di tornare ad occhi chiusi all’inizio dello schema. Un altro punto importante per rendere questo gioco ancora più utile alla crescita è l’unione tra sforzo fisico e sforzo mentale: pronunciare ad alta voce il numero della casella o il nome del disegno mentre si salta allena in modo divertente la coordinazione corpo-mente.

Si possono anche aggiungere altri elementi artistici al gioco. Ad esempio, è bello associare ai saltelli e ai riquadri delle canzoncine o delle note, oppure legare al gioco una filastrocca da ripetere mentre si partecipa. E chi non ha voglia di saltellare?

Grazie alla presenza dei gessetti, anche chi non vuole giocare può divertirsi decorando il percorso con disegni o scritte di ogni tipo, rendendo l’attività ancora più varia e piacevole. Al posto dei riquadri preferite fare dei cerchi? Altre forme? Non datevi limiti e inventate qualcosa di speciale per far scoprire ai bambini nuovi movimenti e stupirli ogni giorno giocando con loro.

Questo articolo quanto ha acceso la tua creatività?
Grazie
/5
Potrebbero interessarti
Guide & Tutorial
Come disegnare i Manga
A cura di Sabrina Sala, docente, illustratrice e autrice   Cos’è lo stile manga? MANGA è il
Rimani aggiornato
Iscriviti alla Newsletter Fila per avere tutti gli ultimi aggiornamenti