Pregrafismo: cos’è e perché è utile per i più piccoli | FILA

Spesso si pensa che i bambini che iniziano a scrivere prima degli altri abbiano connaturata in loro una propensione naturale alla scrittura. In realtà imparare a disegnare o a scrivere prematuramente non significa necessariamente farlo meglio rispetto agli altri. Infatti, durante gli anni della scuola primaria, è fondamentale che ogni singolo bambino rispetti le tappe evolutive del suo percorso di crescita. Gli anni della scuola elementare sono fondamentali per un bambino, perché oltre a rappresentare per lui il primo confronto con il mondo esterno senza la supervisione dei genitori, rappresentano anche il primo approccio verso il mondo delle lettere, quelle che un giorno non solo imparerà a leggere ma soprattutto imparerà a scrivere.

L’approccio alla scrittura, come abbiamo potuto constatare, inizia già dalle scuole dell’infanzia, ed una delle attività più importanti da far svolgere agli alunni è sicuramente il pregrafismo. Per esercizi di pregrafismo si intende l’insieme di quelle attività che preparano alla scrittura. Questi esercizi insegnano al bambino come sviluppare la motricità fine che gli servirà in futuro non solo tra i banchi di scuola, ma anche a far fronte alle innumerevoli situazioni e condizioni che la vita presenterà.

In questo nuovo articolo di Diario Creativo vedremo nello specifico cos’è il pregrafismo, perché è così importante per la crescita dell’alunno e soprattutto, attraverso quali contenuti semplici poterlo praticare. Non mancheranno idee e spunti interessanti che evidenzieranno il ruolo chiave che questa tecnica gioca nella psicologia e soprattutto nel processo di coordinazione, elemento fondamentale per sviluppare le capacità di scrittura nel bambino.

“Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo” Maria Montessori

Pregrafismo: cos'è?

Ciò che vi starete chiedendo adesso è: cos’è davvero il pregrafismo? Come ci suggerisce il prefisso, il pregrafismo riguarda le competenze basilari che occorrono ad entrare nel mondo della scrittura, quindi della grafia: da qui pre-grafia.

Infatti, prima che un bambino impari a scrivere in maniera fluida è fondamentale che quest’ultimo sviluppi diverse competenze che non serviranno solo a riconoscere o tracciare le lettere dell’alfabeto, ma anche ad affinare il gesto pratico della scrittura. Nel semplice gesto di scrivere, infatti, vengono coinvolte diverse capacità come l’abilità motoria, le capacità linguistiche, la coordinazione occhio/mano e la memoria. Quest’ultima è fondamentale per far si che il bambino ricordi le istruzioni dategli dalle maestre, così come anche la coordinazione è fondamentale per impugnare correttamente e in sicurezza la penna, la matita, le forbici o qualsiasi altro strumento. Dunque, sarà di fondamentale importanza che il processo di apprendimento nella fase di pregrafismo vada a stimolare questi prerequisiti necessari per la scrittura.

È bene ricordare che la prescrittura nel mondo dell’infanzia può avvenire molto prima dell’età scolare. Infatti, già verso i due anni e mezzo il bimbo comincia a tracciare linee orizzontali perché ha come fonte di ispirazione la scrittura dei grandi, a tre anni circa comincia a disegnare le figure e un anno dopo inizia a tracciare alcune lettere dell’alfabeto, ma è solo verso i cinque anni di vita che il bambino, attraverso l’esperienza acquisita, riesce a riprodurre correttamente i segni senza copiarli.

Inoltre, il pregrafismo non è importante solo per imparare la corretta impugnatura della penna, ma si rivelerà fondamentale anche per molte attività quotidiane, come allacciarsi le scarpe in autonomia, per esempio. Tutto questo grazie all’affinamento della coordinazione chiamata, in termini tecnici, motricità fine.

Il ruolo del pregrafismo nella crescita dei bambini

Come dicevamo nel paragrafo precedente, intorno ai 4 o 5 anni, i bambini iniziano a mostrare interesse nei confronti del simbolo grafico, come le semplici lettere dell’alfabeto. Questa è una propensione naturale dei bambini, che essendo nuovi al mondo, navigano a vista in un mare magnum di curiosità.

Tra le tante scoperte che un bimbo farà nei suoi primi anni di vita, ci sarà sicuramente qualcosa che riguarda il mondo del disegno o della scrittura. Per questo motivo il pregrafismo si può definire un allenamento fondamentale nel percorso di crescita di un bambino. Inoltre, questa tecnica può anche rappresentare la prima vera porta d’ingresso nel mondo degli adulti, perché dà possibilità ai bambini di poter comunicare attraverso ciò che hanno imparato. Durante gli anni della scuola materna spesso gli insegnanti cercano di stimolare la creatività degli alunni non solo attraverso la classica didattica, ma anche attraverso esercizi di pre-scrittura. Anche i genitori possono aiutare i bambini a imparare come controllare il movimento della mano con l’aiuto di schede didattiche. Infatti, con dei semplici giochi, disegni ed esercizi, i bambini possono essere aiutati a familiarizzare con libri, penne e qualsiasi altro tipo di materiale didattico. In fondo, la crescita dei bambini, si sa, oltre che in casa avviene maggiormente tra le pareti della classe. Ad esempio, durante il tempo trascorso a scuola, possono essere fondamentali alcuni esercizi, quali unire dei puntini con un pennarello per ottenere delle figure o colorare dei disegni senza uscire dai bordi con delle matite colorate. Quindi il ruolo del pregrafismo può rappresentare a tutti gli effetti la chiave di volta per affrontare le prime sfide che un bambino troverà lungo il suo cammino.

Esercizi e schede di pregrafismo: come stimolare la creatività

Gli esercizi di pregrafismo sono davvero tanti e tutti volti a stimolare la creatività, oltre che a migliorare la coordinazione del bambino. Oltre ai giochi come Shanghai o Tangram, utili nell’allenare la coordinazione e l’elaborazione degli stimoli sensoriali e spaziali, il pregrafismo e in generale l’utilizzo di schede pre-grafiche, sono uno dei capisaldi del metodo Montessori per avvicinare i bambini alla lettura e alla scrittura. Uno degli esercizi più conosciuti tra quelli della pedagogia Montessoriana, infatti, è la lavagna di sabbia. In commercio ne esistono di vari tipi, ma vi consigliamo di realizzarla in casa perché è davvero semplicissimo. Vi basterà riempire una cassetta dai bordi alti non più di 3 o 4 centimetri con della sabbia (o della farina) e poi invitare il bimbo a tracciare con il dito delle linee o disegni. Potete anche disegnare una linea ondulata su di un foglio e poi chiedere al piccolo di replicare il tratto sulla sabbia. Un gioco tattile, divertente ed educativo adatto davvero a tutti!

L’idea in più: disegnare con le dita è un’attività che i vostri piccoli ameranno tantissimo, per questo provate anche i colori a Dita Giotto be-bè. Sicuri e dermatologicamente testati sono gradevolissimi al tatto e quindi ideali per i bambini più piccoli.

Per i bimbi con un po’ più di esperienza, invece, oltre ai Colori a Dita, entrano in gioco anche i Matitoni Giotto be-bè, con mina gigante di 7mm per disegnare e colorare in totale libertà. Inoltre, questi super matitoni dispongono anche di un fondino di sicurezza in plastica. Perfetti per un primo approccio al colore anche per i bimbi con meno di 3 anni. Per svolgere questo tipo di compiti, potete far sperimentare al piccolo anche diversi supporti: fogli di carta, cartoncino, cartone o tessuto.

Per far sì che i vostri figli possano dilettarsi nel tratteggiare e unire i punti di un disegno, potreste scegliere anche la nostra matita di grafite Lyra Groove Graphite. Questa speciale matita da grafite è costruita con un corpo ergonomico di forma triangolare, facile da impugnare e con zona antiscivolo. Grazie a questo strumento, mentre vostro figlio tratteggerà le linee di un disegno, il piccolo potrà sentirsi un vero e proprio artista, perché nel corpo della matita c’è anche lo spazio per la personalizzazione col proprio nome.

Schede di pregrafismo: disegni tratteggiati da completare

Riprendendo le parole della pedagogista di fama globale Maria Montessori, possiamo dire che “Il gioco è il lavoro del bambino”. Il bambino, infatti, impara giocando ed è proprio questa la chiave giusta per sviluppare le abilità grafiche dei più piccoli. Giocare con gli strumenti giusti e con esercizi divertenti, si rivelerà una mossa davvero producente.

Tra i diversi giochi educativi proposti già dalla scuola dell’infanzia, ci sono delle attività dedicate interamente al tratteggio. Le prime figure da ricalcare solitamente sono linee rette per poi passare a quelle curve, fino a riuscire a tratteggiare delle vere e proprie figure geometriche. Solo quando il bambino avrà la giusta padronanza degli strumenti didattici, sarà possibile sganciare i freni della fantasia, stimolare la sua logica e far volare le idee proponendogli di colorare le figure dei suoi protagonisti preferiti dei cartoni animati.  Ovviamente, le schede per il pregrafismo sono impostate in base all’età e alle capacità individuali; si parte, quindi, dalle linee, passando per i disegni e solo in ultimo ci si approccia a schede con numeri e lettere.

Infine, è fondamentale ricordare che è sempre molto importante fare attenzione anche all’aspetto psicologico. Ai bambini bisogna lasciare la libertà di sbagliare.

Schede di pregrafismo a tema

Il vasto mondo delle schede di pregrafismo permetterà ai bambini di poter spaziare liberamente con la fantasia e li aiuterà non solo a unire i punti in senso pratico, ma anche ad associare le cose in senso figurato. Infatti, grazie a queste schede i più piccoli possono iniziare a fare i primi collegamenti tra immagine e parola, prima disegnando l’oggetto sulla scheda, poi imparando il termine, fino a riconoscerlo poi nello spazio che li circonda.

In questi tipi di collegamenti, sono molto utili le schede a tema: ne esistono davvero di tantissimi tipi, dalle schede con gli animali per imparare a conoscerli, fino alle schede con ortaggi, frutti oppure oggetti comuni in casa come tavolo e sedie.

Tra le schede di pregrafismo più congeniali ai bambini, ci sono sicuramente quelle che rappresentano i dinosauri. Queste schede possono essere utilizzate dai bambini di tutte l’età. Tra le diverse forme di schede sul mondo animale, ogni bambino potrà scegliere quella che più di tutte raffigura il suo dinosauro preferito. Una volta scelta la scheda, i bambini dovranno completare il disegno seguendo le linee tratteggiate per poi andare a scoprire di quale specie si tratta, grazie al nome dell’animale in questione riportato su ognuna di esse. Questo esercizio non ha solo fini inerenti allo sviluppo creativo, ma può rivelarsi anche un ottimo esercizio mnemonico, perché una volta terminata la scheda, il bambino apprende anche il nome di ciò che ha appena disegnato.  Insomma, per i più piccoli queste schede possono rappresentare una vera e propria fucina di informazioni.

Altre schede di pregrafismo creative

Ed eccoci arrivati all’ultima curva del nostro viaggio nel mondo del pregrafismo. Prima di lasciarvi, però, vorremmo illustrarvi qualche altro strumento, perfetto per completare le schede pre-grafiche. In fondo uno dei tanti obiettivi del pregrafismo è quello di ampliare le conoscenze dei bambini e aiutare la loro comprensione, attraverso non solo un linguaggio semplice, ma anche attraverso la loro propensione alle decorazioni.

Un modo super creativo per coinvolgere anche il tatto dei più piccoli mentre lavorano alle schede pre-grafiche è quello di utilizzare la pasta per modellare al posto delle penne o delle matite. Il processo è pressoché lo stesso, ma al posto di seguire le linee delle schede in modo “classico” con la punta della matita, vengono usate come guida per modellare delle forme. In questo caso, quale miglior compagno di gioco se non Didò?

Con il nostro Didò Mille Formine di Pasta, per esempio, è possibile liberare la creatività dei più piccoli al 100%!  Inoltre, nel maxi-secchiello troverete anche 10 formine tra cui cane, farfalla, gatto, cavallo, quadrotto, pesce, oca, stella e fiocco. Sarà possibile creare tantissimi animali. Quindi la domanda sorge spontanea: perché limitarsi a tratteggiare le linee di una farfalla su di un foglio quando la si può modellare a proprio piacimento? È vero la farfalla tratteggiata su di un foglio mai la si potrà far volare, ma sicuramente renderla 3D sarà super divertente!

Sempre rimanendo in tema di figure geometriche, crediamo sia arrivato il momento di chiudere il cerchio. Affrettatevi a dare libero sfogo alla sete d’imparare. Non ci resta che salutarvi, vi aspettiamo al prossimo appuntamento con il Diario Creativo.

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