Teatro delle ombre: come costruirlo per i più piccoli

Il teatro delle ombre è una forma d’arte semplice e molto amata dai bambini e ha origini davvero antichissime. Si pensa addirittura sia nata nell’era preistorica quando gli uomini capirono di poter creare delle ombre dalla luce del fuoco. Nel corso degli anni quest’arte è stata perfezionata, dando forma alle ombre con marionette, burattini, sagome, gesti delle mani e attraverso la creazione di storie basate proprio su dei personaggi inventati come un vero e proprio teatro. Questo tipo di teatro può anche essere definito come uno dei principali archetipi del cinema, ed è una forma di spettacolo diffusa in tantissime culture: al tempo di oggi esistono compagnie di lavoro d’ombre presenti in oltre 20 Paesi.

Nel corso di questo articolo di Diario Creativo farete con noi un grande viaggio alla scoperta del teatro delle ombre cercando di soffermare l’attenzione anche sul valore pedagogico e sociale che questo può avere per i più piccoli. Scoprirete come poter creare in casa un piccolo teatro e soprattutto capirete cos’è davvero questa antica forma d’arte. Inoltre, vi suggeriremo anche diversi supporti che vi potrebbero essere utili per poter riprodurre quest’antica forma di spettacolo popolare a casa o anche a scuola, con spunti e idee davvero interessanti. Infine, non mancheranno storie e leggende che da sempre ruotano attorno al teatro delle ombre che sicuramente stimoleranno la curiosità dei bambini.

Teatro delle ombre: cos’è?

Il teatro delle ombre è una delle forme più antiche di spettacolo popolare, realizzato grazie alla proiezione di figure articolate su di uno schermo opaco semitrasparente, irradiato da una luce o da una torcia posteriormente, con l’intento di creare l’illusione di un’immagine in movimento. Questo tipo di teatro è una forma di narrazione che viene riprodotta grazie all’utilizzo di marionette o anche di attori umani, che manovrano le figure e recitano le varie parti, creando così una forma d’intrattenimento popolare in molte parti del mondo.

Come anticipato, questa forma d’arte si serve spesso di una marionetta o di una figura bidimensionale che viene tenuta in piedi dietro uno schermo o un telo. La luce gioca un ruolo fondamentale, perché proietta le ombre delle marionette sulla superficie dello schermo. Attraverso l’illusione di movimento queste ombre sono spesso utilizzate per inventare una storia o creare una scena.

Il teatro delle ombre è a tutti gli effetti una forma di narrazione visiva in cui le ombre sono le protagoniste principali della scena. Pertanto, questa forma teatrale fa spesso uso di parole, musica e suoni al fine di creare un’esperienza davvero coinvolgente.

La tecnica per dare vita a questo genere di spettacoli è famosa perché richiede una cura particolare anche dei piccoli dettagli e le tecniche su cui si basa questa forma d’arte possono rivelarsi fondamentali non solo per far divertire i ragazzi, ma anche per far vivere loro qualcosa di davvero particolare. Infatti, coinvolgere bambini e ragazzi nel gioco della finzione, come in questo caso, li aiuta a esprimere la propria personalità e a sviluppare l’intelligenza emotiva. Costruire un teatro delle ombre e giocare con le sagome stimola, infine, la manualità fine, nonché la coordinazione corporea.

Mettere in scena uno spettacolo teatrale con le ombre è per i bambini una fonte di grande impegno e concentrazione. Scegliere un tema, inventare una storia oppure anche improvvisare è importantissimo per promuovere la capacità di narrazione, stimolare la creatività e l'immaginazione, già a partire dai 3 anni.

Teatro delle ombre: un po’ di storia

Anche se il teatro delle ombre affonda le sue radici già nell’era preistorica, si ritiene che questa forma di spettacolo sia nata in Cina, oltre 2.000 anni fa. Infatti, la marionetta d’ombra è menzionata in un antichissimo manoscritto del III secolo a.C.; inoltre, vi sono molte testimonianze di spettacoli di ombre cinesi durante la dinastia Han. L’importanza di questo tipo di arte è tale da aver influenzato molte culture. Secondo molti questo tipo di forma teatrale altro non è che il primo vero antenato del cinema. Infatti, cinema e fotografia si basano su un gioco di luci che non può non far pensare alle dinamiche di realizzazione del teatro delle ombre. Come abbiamo già scritto, il teatro delle ombre nasce durante l’epoca Han, ma solo negli anni della dinastia Tang trova la sua consacrazione.

Durante l’epoca cinese il teatro delle ombre andava in scena prettamente dopo il calar del sole e gli spettacoli altro non erano che delle celebrazioni delle divinità che avevano il compito di dover scacciare fantasmi, animali feroci e mostri dalla terra. Il teatro delle ombre in Cina però, non trattava solo questo tipo di temi, molto spesso venivano realizzate anche delle opere sotto forma di favole o fiabe, dove i protagonisti erano fate o geni. Dunque, se inizialmente le opere di questo teatro erano perlopiù di carattere religioso, con il passare degli anni divennero delle rappresentazioni puramente ludiche.

Un’altra cultura a essere stata influenzata da questo tipo di arte è sicuramente quella indonesiana. In Indonesia, infatti, prende piede una forma di arte chiamata: le ombre Giavanesi (Wayang Kulit). Il Wayang Kulit è il nome del tradizionale teatro delle ombre indonesiano. Il termine “wayang” deriva da “bayang”, che significa ombra. L’antico teatro delle ombre Giavanesi, il 7 novembre 2003 è stato proclamato dall’UNESCO parte del Patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Indonesia e Cina, però, non sono le uniche nazioni dove questo teatro ha preso il largo, infatti anche in Turchia, India ed Europa questa forma d’arte è riuscita a insediarsi e conquistare sempre maggior notorietà. Per quanto riguarda l’Europa, il teatro delle ombre è stata una vera e propria fonte d’ispirazione per paesi come Germania, Francia e Italia.

Teatro delle ombre: tutto l’occorrente per costruirlo in casa

Costruire un teatrino delle ombre è un’operazione semplice, divertente e intrigante, soprattutto quando i destinatari sono i bambini, da sempre affascinati e a volte impauriti, dal gioco sinuoso e originale delle ombre. Il primo step da fare per avventurarsi in questo gioco è procurarsi una piccola lista di supporti. Ecco cosa occorre:

  • Una scatola di scarpe o uno scatolone di recupero
  • Un foglio di carta velina (potete utilizzare la nostra velina Canson, la cui trasparenza permette di creare meravigliosi effetti di luce)
  • Nastro adesivo
  • Cartoncino nero liscio (potete utilizzare il nostro Giotto Album Kids - Carta Colorata)
  • Colla vinilica Giotto Vinilik, ad asciugatura rapida e adatta a tutti i tipi di superficie
  • Bastoncini di legno o bacchette di varia misura adatte alle sagome
  • Forbici
  • Matita di grafite, potete utilizzare in alternativa, un pastello GIOTTO di colore bianco per dare forma e vita alle sagome

Una volta procurato tutto l'occorrente necessario potrete procedere alla realizzazione, cominciando a ritagliare sul fondo della scatola un rettangolo che abbia i lati della misura del foglio di carta velina, meno un centimetro. Con il nastro adesivo o con la colla, fissate il foglio di velina su tutti i lati. Dopodiché potrete finalmente disegnare i personaggi, ritagliarli e ottenere così la sagoma da utilizzare per il teatrino.

Per dare vita ai vostri personaggi, prima di tutto dovete pensare al tipo di storia che volete raccontare. I protagonisti chi sono? Un principe e una principessa? Dei simpatici animaletti? Degli alberi di una foresta incantata che magicamente prendono vita? Lasciate volare l’immaginazione e non ponetevi alcun limite!

Una volta scelti i personaggi, con la matita di grafite o il pastello bianco disegnateli su un foglio del vostro album Giotto, non servirà aggiungere molti dettagli - occhi, bocca o altri particolari del volto -, vi servirà solo che la sagoma sia ben chiara e semplice da ritagliare. Infatti nel teatro d’ombre è necessario disegnare i personaggi di profilo, visti dal lato e con un solo occhio, con le braccia entrambi visibili e le gambe una dietro l’altra. Proprio come nell’immagine qui sotto:

Le emozioni dei nostri personaggi di carta saranno raccontate dall’espressione dell’occhio. È bene ricordare, infatti, che quando si realizza l’occhio la parte bianca dello stesso va bucata per mettere in evidenza la pupilla. Dunque, una volta ritagliate tutte le sagome, si passa allo step finale utilizzando i bastoncini di legno o le bacchette, posizionandoli sul retro della sagoma, al centro della figura.
In alternativa ai bastoncini, vi suggeriamo di ritagliare dei sottili rettangoli dal cartone di recupero utilizzato, raddoppiandone lo spessore per dare maggiore struttura e consentire il fissaggio della sagoma. Infine con la colla (o con del nastro adesivo) basterà fissare il bastoncino o la bacchetta di cartone alla sagoma. Il risultato dovrà essere simile a questo:

Prima di cominciare lo spettacolo, posizionate una lampada dietro al teatrino, regolandone la distanza a seconda delle dimensioni d’ombra che si vogliono ottenere. Così facendo avrete creato un vero teatro delle ombre, allestendo magici scenari e personaggi fantastici che prendono vita attraverso il trucco della luce.

Cosa aspettate? Grazie al gioco delle ombre potete anche raccontare la favola di Cappuccetto Rosso attraverso un set di sagome che sicuramente stimolerà l’attenzione dei più piccoli.

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