TrattoPEN: 50 anni di storia e innovazione.

L'iconica penna-pennarello festeggia il suo anniversario.

 

Dal 1975, TrattoPEN traccia idee, progetti e visioni con il suo inconfondibile tratto fluido. Nato da un’intuizione rivoluzionaria, ha conquistato designer, artisti e milioni di persone, diventando un simbolo di creatività e innovazione. Oggi, celebra mezzo secolo di storia restando fedele alla sua essenza: ispirare, evolversi e lasciare il segno.

 

  1. E TUTTO A UN TRATTO, UN’IDEA INNOVATIVA

Le origini di TrattoPEN risalgono alla metà degli anni '70, a partire da un'intuizione di Alberto Candela, allora Amministratore Delegato di FILA, che durante un viaggio in Giappone scoprì una punta sintetica con una tecnologia innovativa: un sistema a microscopici spicchi che permetteva all'inchiostro di fluire senza interruzioni, proprio come un pennino tradizionale, ma senza il rischio di sgocciolare o macchiare. Questa soluzione, unita alla richiesta di Candela di non creare una semplice penna ma un "nuovo modo di scrivere", avrebbe cambiato per sempre il panorama delle penne a sfera. Da qui nacque l’intuizione che aprì le porte al futuro di TrattoPEN: il meccanismo fu inserito nel corpo di Liretta 2 mila, riscuotendo fin da subito un grande successo.

Poi FILA affidò a Marco Del Corno, fondatore di Design Group Italia (studio di progettazione integrata di disegno industriale e grafico), l'incarico di creare un nuovo involucro. Il bozzetto originale mostrava un pennello, simbolo di ispirazione artistica, e una penna dal design longilineo e circolare, con un cappuccio insolitamente corto, dotato di dentini per evitare che la penna rotoli su superfici piane e, al contempo, per soddisfare le esigenze di produzione durante la fase di assemblaggio. Inoltre, la parte concava del tappino fu progettata per combaciare precisamente con quella convessa del pennino, un incastro perfetto. Con questa fusione di design e funzionalità nacque TrattoPEN, una penna-pennarello in grado di scrivere in ogni posizione.

Nel 1975, TrattoPEN debuttò con una campagna pubblicitaria che giocava con linee pulite e nere su sfondi bianchi, disegnando vari soggetti: un motociclista veloce, una tazzina di caffè fumante, una donna che fa esercizi di ginnastica. I titoli enfatizzano la sua unicità: “Un tratto gasato”, “Un tratto espresso”, “Un tratto snello”. Più in basso si leggeva: “Non è una stilografica. Tratto scrive elegante ma non macchia. Non è una fibra. Tratto è duttile ma non si deforma. Non è una penna a sfera. Tratto si avvia subito e scrive meglio”. E lo fa a un prezzo che vuole essere alla portata di tutti.

Nella primavera del 1976 TrattoPEN venne lanciato sul mercato al Chi Bi Cart di Milano e conobbe un trionfo che portò alla vendita in 4 giorni di 4 milioni di pezzi.

Oggi TrattoPEN è disponibile in 30 colori e continua ad innovare il suo look con nuove linee che, di anno in anno, seguono i trend globali più influenti.

  1. UN TRATTO NELLA VITA DELLE PERSONE

TrattoPEN non è solo una penna: è un oggetto iconico che ha attraversato la storia accompagnando con il suo segno unico, deciso e distintivo il guizzo e la testimonianza di figure illustri e di milioni di persone che continuano a sceglierlo per scrivere, sottolineare, disegnare e tracciare su carta pensieri, progetti, idee ed emozioni.

È emerso che, durante la sua prigionia nel 1978, Aldo Moro utilizzò un TrattoPEN per scrivere le sue lettere. Infatti, quando il leader politico italiano fu rapito dalle Brigate Rosse, le penne tradizionali non erano adatte a essere usate in posizioni scomode, mentre il TrattoPEN, grazie alla sua particolare funzionalità, permetteva di scrivere in qualsiasi posizione, anche da disteso.

Il designer Alessandro Mendini, celebre per il suo contributo al movimento del design italiano, si divideva tra TrattoPEN e TrattoCLIP: “Salvo qualche pennarello o qualche matita colorata, uso quasi sempre la penna più geniale del mondo: il TrattoCLIP. In qualche occasione ho usato anche la matita. La gomma non la uso mai.” Ha inoltre dichiarato: "Ho scritto e disegnato sempre tutto con TrattoPEN. Questa nobile penna che ha dettato lo stile della mia grafia... labirinti... ghirigori... pensieri... linee infinite", sottolineando quanto TrattoPEN fosse per lui uno strumento essenziale nella sua attività creativa.

 

Un altro nome illustre legato alla penna-pennarello è quello di Gianfranco Ferré, celebre stilista italiano che usava schizzare i suoi modelli con un TrattoPEN nero.

 

Un racconto affascinante arriva poi da Del Corno con un’emblematica immagine: lo studio di un suo amico notaio con quattro TrattoPEN sulla scrivania. Due di questi hanno esaurito l’inchiostro ma comunque rimangono in mostra: l’estetica non smette mai di funzionare.

Nel corso degli anni, TrattoPEN ha fatto anche il suo ingresso nel mondo della cultura pop, diventando protagonista di speciali edizioni da collezionare:

Nel 2015, in occasione dell'uscita di Star Wars – Il Risveglio della Forza, venne lanciata una special edition con la grafica della saga.

 

Nel 2020, per celebrare il centenario di FILA, TrattoPEN si vestì d'oro, con un'edizione limitata e tre colori classici di scrittura (nero, rosso e blu).

 

  1. UN TRATTO NEL DESIGN E NELL’ARTE

TrattoPEN è diventato icona e simbolo nel panorama industriale grazie al suo profilo elegante e la sua funzionalità innovativa che hanno aperto la strada a importanti premi.

Nel 1979 riceve insieme a TrattoCLIP il prestigioso Compasso d’Oro, uno dei riconoscimenti più importanti a livello mondiale per il design industriale.

 

Nel 1981 ottiene l'Honourable Mention al premio di design Bio9 di Lubiana, dimostrando che il design della penna continua ad essere apprezzato anche su scala internazionale.

 

TrattoPEN è uno dei 999 oggetti selezionati sul catalogo Phaidon Design Classic, in esposizione al Museum of Modern Art (MoMA) di New York, affiancando i pezzi di design che hanno fatto la storia dell’800 e del ‘900.

Oltre alle sue esposizioni internazionali, TrattoPEN continua ad essere la penna-pennarello iconica per designer, artisti e scrittori. In occasione del XXVIII Compasso d’Oro, ADI Associazione Disegno Industriale ha donato ai membri della giuria del Premio un esemplare in edizione limitata di TrattoPEN. L’edizione speciale, in tiratura limitata a 12 pezzi in alluminio lucidato realizzati da esperti artigiani prototipisti, è stata curata da Design Group Italia e resa possibile dall’azienda che ha messo a disposizione (solo per questa occasione) brevetti e disegni.

 

 

Nel 2023 TrattoPEN è tra i protagonisti di Red in Italy – I Colori del Rosso nel Design Italiano, il progetto espositivo ideato da Campari Group con il patrocinio di Altagamma e ospitato a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.  L’installazione dedicata a TrattoPEN (nella sua versione rosso pantone 199C) ha accompagnato i visitatori a scoprire – attraverso una lente di ingrandimento – la punta indeformabile che garantisce un tratto pulito e preciso. A lato, l’iconico cappuccio.

Da oltre 20 anni è penna ufficiale del Festivaletteratura di Mantova.

Nel 2025, in occasione del suo 50esimo anniversario, TrattoPEN è a Venezia per La Biennale Architettura in qualità di Penna Ufficiale de La Biennale Educational.

 

  1. L’EVOLUZIONE DI TRATTO

TrattoPEN è l’apripista per FILA di una nuova linea di articoli per la scrittura.

Nel 1977 viene introdotto TrattoCLIP, evoluzione di TrattoPEN, caratterizzato dalla clip in metallo e dal pennino in fibra incamiciato in una ghiera anch’essa di metallo.

L’universo Tratto si estende poi al mondo degli evidenziatori con la linea Tratto Video, datata 1984, anno in cui nasce anche il marcatore Tratto Marker, marcatore universale a base alcolica.

Nel 2008 arriva Tratto Cancellik, la penna cancellabile con due gomme incorporate e dieci colori pensati per accompagnare i primi passi nella scrittura di bambine e bambini.

Un’altra tappa fondamentale si raggiunge nel 2021 con il rilancio della penna a sfera Tratto1, la penna a sfera italiana conosciuta da tempo per l’originale cappuccio incorporato con apertura a rotazione, che viene totalmente sostituita dalla nuova Tratto1 Green Plastic, dando concretezza alla direzione di sostenibilità intrapresa dall’azienda.

Prodotta in Italia, questa nuova versione presenta corpo e cappuccio realizzati sia con plastica riciclata sia con plastica da riutilizzo industriale – ovvero, recupero di rifiuti derivanti da scarti industriali pre-consumo e da residui, sfridi e scarti plastici riutilizzati senza ulteriori trattamenti – materiali accuratamente selezionati per garantire un prodotto di qualità nel rispetto dell’economia circolare.

 

TRATTO, da cinquant’anni una storia tutta italiana per scrivere con stile.

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