Possiamo far risalire le illusioni ottiche più antiche addirittura all’epoca preistorica, se ne trovano infatti anche diverse incise nelle grotte. La prima pubblicata apparve su una rivista tedesca nel 1892 ed era un’immagine raffigurante un muso di coniglio che, allo stesso tempo, è anche una papera! Le orecchie del coniglio possono essere scambiate per il becco della papera e viceversa, c’è chi vede prima uno, chi prima l’altro, chi li vede entrambi nello stesso momento. Ma di cosa si tratta? Sono inganni che ci tende il nostro cervello? O è forse magia?
Con Diario Creativo andremo oggi ad esplorare il mondo delle illusioni ottiche per capire meglio come realizzarle, con quali strumenti e come renderle il più possibile credibili!
Cosa sono le illusioni ottiche
Partiamo dal presupposto che non tutte le illusioni ottiche sono uguali, ma possiamo suddividerle in tre macro-tipologie:
Illusioni ottiche letterali: quando si creano nel cervello delle immagini diverse rispetto all’oggetto di partenza
Illusioni ottiche cognitive: quando occhi e cervello non vanno d’accordo e si danno risposte diverse rispetto all’oggetto rappresentato
Illusioni ottiche fisiologiche: quando la luce, l’inclinazione, il movimento e il colore influenzano occhi e cervello
Le illusioni ottiche si verificano non per un tranello che ci tende il nostro cervello, ma per un ritardo dei neuroni. Come sostiene il ricercatore Mark Changizi: “La luce colpisce la retina, ma prima che il cervello traduca quel segnale come una percezione visiva, passa circa un decimo di secondo”. Cosa significa questo?
Il nostro cervello, prima di permetterci di vedere qualcosa, vuole comprendere quel qualcosa e accertarsi di quello che sta per accadere. Potremmo dire che grazie alle illusioni ottiche in realtà vediamo tutti il futuro, non il presente!
Quali strumenti usare per disegnare illusioni ottiche
Per realizzare delle perfette illusioni ottiche non c’è bisogno di procurarsi strumenti speciali, è sufficiente utilizzare gli stessi strumenti che vengono impiegati per il disegno geometrico: matita, righelli, squadre e pennarelli per ripassare le linee tracciate a matita e ottenere illusioni ottiche dalle tinte variopinte!
Qui di seguito un breve elenco degli accessori utili:
- Matita: vi consigliamo una matita di grafite come la Lyra Temagraph che potete trovare disponibile anche in versione “kit” con righello, gomma e temperino, utili per cancellare eventuali sbavature e mantenere la punta fine, garantendo sempre un tratto preciso.
- Righelli e squadre: per ottenere i migliori effetti ottici possibili e una garanzia massima di precisione vi suggeriamo la gamma proposta da Lyra Righe e Squadre.
- Colori: perfetta per creare le migliori illusioni la penna-pennarello per eccellenza, Tratto Pen, con un tratto nitido e senza sbavature. Disponibile in nero e nei suoi 30 differenti colori, dagli effetti vibranti e dalle tinte vivacissime per ripassare i contorni delle immagini!
Disegnare illusioni ottiche: i supporti
Tra i supporti consigliati per disegnare un’illusione ottica non possiamo non citare il più usato e importante: il foglio di carta! L’illusione ottica è strettamente connessa con la tridimensionalità: qualsiasi sia il risultato che si vuole ottenere, una figura, degli animali o degli oggetti, la sua magia sta proprio nella creazione di elementi con un effetto 3D su un piano bidimensionale come un foglio di carta!
Per creare i migliori effetti, meglio optare per la carta liscia come quella dei Blocchi da disegno 4 angoli Canson, con una superficie liscia che permette di realizzare tratti nitidi e precisi, senza sbavature, resistente anche in caso di ripetuti errori, cancellature e correzioni. Grazie al colore extra bianco si può ottenere un perfetto contrasto tra parti colorate e non, potenziando così l'effetto delle illusioni.
Se non volete restare ancorati al classico foglio di carta, potete optare per gli sketchbook, utili per avere un supporto sempre a portata di mano. Per questo scopo vi consigliamo gli Sketchbook Canson.
Disegnare illusioni ottiche: la tridimensionalità
Le illusioni ottiche amano tenderci dei tranelli, tentano di ingannare l’apparato visivo umano, ci confondono e ci fanno dubitare di ciò che realmente stiamo guardando. Sappiamo che non si tratta di magia, ma solo di trucchi legati alla tridimensionalità, come già anticipato.
Se si lavora su un piano bidimensionale, come il foglio di carta, per riuscire a realizzare un’immagine 3D, quindi un effetto tridimensionale, bisogna conoscere bene la tecnica e imparare a giocare con le ombre, le curve, gli angoli, le linee e le forme, la profondità e la prospettiva. Sicuramente non è un’attività semplice, richiede maggiore impegno rispetto al disegno artistico e a quello geometrico, soprattutto per chi è alle prime armi, ma una volta imparata sa regalare anche tante soddisfazioni!
Per realizzare disegni tridimensionali è necessario approfondire il concetto di prospettiva, ovvero imparare ad osservare un oggetto e distinguere da quale angolazione riprodurlo per realizzare l’effetto ottico desiderato.
Disegnare illusioni ottiche: le forme geometriche
In molte illustrazioni con illusioni ottiche si ha l’impressione che le informazioni elaborate dal nostro cervello non siano del tutto corrette: linee dritte che sembrano incurvarsi, parallele che sembrano animarsi, e figure che sembrano uscire dal foglio. Perfino le forme geometriche, base di partenza per la rappresentazione di qualsiasi oggetto, nel momento in cui si mettono di mezzo le illusioni ottiche vengono percepite come irregolari e sbagliate, ambigue.
La più nota ambiguità geometrica si può ritrovare nel cubo di Necker: quello rappresentato è un cubo in 3D o una serie di poligoni messi uno di fianco all’altro?
Ogni vertice del cubo può diventare un punto in rilievo che va diretto verso di noi o che prende distanza da noi. Può sembrare una piramide con base esagonale se si considerano i quattro vertici centrali come tutti diretti verso l’osservatore, oppure una serie di lati inclinati verso l’alto e il basso. Il segreto per capire questa immagine misteriosa consiste nel ruotare la nostra testa e l’oggetto leggermente di lato.
Molti artisti, come ad esempio Escher, affascinati da queste tecniche, hanno creato veri e propri capolavori! Un artista giapponese, Kokichi Sugihara, ha creato veri e propri oggetti e, tramite l’utilizzo di uno specchio, ha mostrato l’ambiguità nascosta in forme apparentemente inconciliabili: serie di cerchi che si intersecano a un quadrato, stelle che diventano una luna piena, farfalle che si svelano come fiori e tanti altri. Sugihara, attraverso la sua arte e alcune tecniche basate sul triangolo, come il celebre triangolo di Penrose, ha voluto dimostrare quanto è semplice ingannare il nostro cervello quando ci troviamo a valutare se un oggetto è concavo o convesso.
Come disegnare illusioni ottiche
Il primo passo consiste nel tentare di fare un’analisi del soggetto che si vuole rappresentare, valutandone le dimensioni e studiandolo in tutti i suoi dettagli. In seguito, si iniziano a definire i contorni del disegno sul piano, tenendo sempre in considerazione il centro della pagina: sono proprio i contorni che determineranno la buona riuscita dell’effetto ottico.
Una volta definiti con particolare cura i contorni del disegno, si può passare ai colori.
L’uso dei colori aiuta a garantire un gioco di luci e ombre perfetto e dona maggior realismo alla rappresentazione. Si può optare per i pennarelli oppure per le tempere. In ogni caso, le sfumature ottenute renderanno il disegno ancora più “tridimensionale” e surreale!
Disegnare illusioni ottiche: consigli e suggerimenti
Prima di tutto è bene avere in mente un progetto e dei modelli di riferimento a cui ispirarsi.
Per disegnare le illusioni ottiche servono gli strumenti di cui abbiamo scritto ed è certamente utile procurarsi una guida o guardare alcuni tutorial. In rete ce ne sono di tanti tipi, e per tutti i livelli, sia per esperti che per principianti, con illusioni ottiche famose, e semplici da replicare.
Inoltre, in tutto Italia – e non solo – esistono musei interamente dedicati alle illusioni ottiche come il Museo laboratorio della mente di Roma o il Museo delle Illusioni di Milano.
In questi spazi è possibile osservare, interagire con le opere e anche immergersi in esse per comprendere fino infondo il meccanismo che sta dietro questo tipo di arte. Alcuni musei forniscono un divertimento a tema anche per i più piccoli, oltre a tante curiosità e divertimento anche per i più grandi.
Ora, il nostro viaggio nel mondo delle illusioni ottiche è giunto al termine, non ci resta che invitarvi a sperimentare questa tecnica e augurarvi buon divertimento!