Un viaggio artistico tra storia e cultura, arricchito dal contributo creativo delle bambine e dei bambini delle scuole d’infanzia di Genova
Dall'1 al 6 ottobre, La Jeans Week, promossa dal Comune di Genova, ha trasformato il cuore storico della città in un vivace palcoscenico ricco di arte, creatività, moda e cultura, offrendo un’esperienza immersiva tra le strade con installazioni, mostre e laboratori per celebrare uno dei capi pop più iconici al mondo.

GIOTTO ha donato i suoi colori per il progetto “Un Cielo di Pesci”, che ha coinvolto oltre 1.500 bambini e bambine - dai 3 ai 6 anni - di 34 scuole dell'infanzia del Comune di Genova. Le tempere GIOTTO Acrylic Paint sono state utilizzate dalle piccole e dai piccoli studenti per dipingere migliaia di pesci di jeans, poi appesi ed esposti lungo Via di Prè, creando una suggestiva installazione. Il progetto, voluto dall’assessorato alle politiche dell’istruzione, ha valorizzato la creatività e la fantasia, trasformando l’immaginazione in un’opera d’arte collettiva che ha impreziosito uno dei luoghi più autentici del capoluogo ligure.

Con i suoi colori, GIOTTO ha supportato anche la realizzazione del progetto artistico “Il Cielo dei CEL", promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Genova: ragazze e ragazzi - dai 16 ai 20 anni - dei Centri di Educazione al Lavoro (C.E.L.), hanno approfondito l’importante tematica del riuso attraverso un lavoro di “taglia e cuci”, assemblaggio e pittura delle stoffe di jeans, dando vita a un “cielo creativo” ricco di significati e suggestioni, allestito nella storica Via di Scurreria
La connessione storica
Le origini del jeans sono strettamente legate alle radici storiche di Genova: quel fustagno-cotone che tutti conosciamo come tessuto jeans, deve il suo nome alla città, da dove s’imbarcava fin dal XVIII per essere esportato, soprattutto in Inghilterra. Il nome della città di provenienza, scritto sulle balle che contenevano quel tessuto resistente che tutta Europa voleva, apprezzandone la resistenza e quindi la durata, veniva via via modificato da Genova a “Jeans”, a “Janne”, così da diventare “Jeans”. Alcuni manufatti, come per esempio le statuine settecentesche del Presepe genovese, attestano, insieme ai documenti d’archivio, l’uso del jeans ben prima di quando i blue-jeans divennero famosi negli Stati Uniti a metà Ottocento.
