Dalla sua esperienza con FILA e Adica Pongo alla mostra "Nel Magico Mondo dei Pesci" con i laboratori creativi per le scuole.
Prosegue la mostra "Nel Magico Mondo dei Pesci" inaugurata lo scorso 18 gennaio al Museo Geo Bruschi di Pontassieve, dove le opere di Massimo Gigli, realizzate interamente in DAS e dipinte con i colori GIOTTO, trasportano i visitatori in un viaggio affascinante tra arte e natura. L’artista fiorentino, che ha lavorato a lungo per FILA e prima ancora per Adica Pongo, è un esperto nello studio e nella lavorazione dei materiali e, nel corso degli anni, ha saputo trasformare la sua esperienza in sensibilità artistica.
L’Esposizione, che andrà avanti fino al 9 marzo, si arricchisce con i laboratori creativi dedicati alle scuole primarie e secondarie di primo grado, pensati per valorizzare il potere espressivo della manualità. Durante le attività proposte, l’artista Massimo Gigli invita le nuove generazioni a sperimentare la modellazione con il DAS e il Pongo e la pittura con i colori GIOTTO per realizzare piccoli manufatti ispirati alla tematica della Mostra.

L’artista Massimo Gigli nel suo laboratorio
Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Massimo Gigli per scoprire il processo creativo dietro la sua Mostra e il valore educativo dei laboratori per le scuole che accompagnano l'esposizione.
Buona lettura!
Massimo, il tuo percorso artistico ha radici profonde nel mondo della creatività. Come ha influito la tua esperienza professionale presso aziende come Adica Pongo e FILA sulla tua evoluzione artistica?
Il mio percorso artistico, nel senso della parola stessa, non ha avuto stimoli significativi perché già prima del ’68, anno di ingresso all’Adica Pongo, avevo già una discreta esperienza come disegnatore di Decorazioni nel mondo della moda, oltre a creazioni di Gioielli per orafi fiorentini e, con Disegni Grafici in bianco e nero, ero entrato in una Corrente Artistica Toscana abbastanza importante. Quello che le due aziende Adica Pongo e FILA mi hanno dato è stato l’abbinare un’idea ad un progetto industriale. Accettando naturalmente la priorità della “fattibilità” oltre ad imparare tecniche come la cartotecnica, la stampa in quadricromia e tutti i passaggi necessari (siamo negli anni ’80) per arrivare ad un prodotto finito… una bellissima esperienza.
La mostra Nel Magico Mondo dei Pesci racconta un universo acquatico ricco di forme e colori. Cosa ti ha ispirato a creare queste opere e qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso questa Esposizione?
Fin da piccolo ho amato la natura ed il fiume, in particolare gli animali che ci vivono dentro: specialmente i pesci. Il mio messaggio è quello di rispettare la natura, rispettare gli animali e, soprattutto, far conoscere ai ragazzi il piacere di passare del tempo a contatto con questa realtà.
Il DAS e i colori GIOTTO sono protagonisti delle tue opere. Quali sono le caratteristiche di questi materiali che li rendono ideali per esprimere la tua visione artistica?
I prodotti come il DAS, i colori GIOTTO (pastelli, tempere ed acquerelli) li ho usati prima come prove di applicazione su tipologie di materiali diversi, successivamente su lavori di modellaggio che facevo per il mio piacere. Li ho trovati facili da usare e con un risultato molto gratificante, molte “opere” sono ancora, dopo molti anni, con colorazioni vivaci e luminose.
Durante i laboratori per le scuole, i giovani studenti hanno l’opportunità di modellare il DAS e il Pongo e di dipingere con i colori GIOTTO. Qual è, secondo te, il valore educativo di queste attività manuali? Cosa speri che i partecipanti portino con sé da questa esperienza?
Di solito fare esperienze con i ragazzi è sempre una cosa molto interessante. La speranza è che, in un mondo sempre più ”digitale”, una percentuale di loro possa capire quanto sia importante esprimersi con le “mani”, creare un oggetto e dare quindi libero sfogo alla fantasia anche solo per il piacere del fare.
Che ruolo ha, secondo te, il pensiero creativo nella crescita e sviluppo delle nuove generazioni? In che modo le esperienze artistiche possono influenzare positivamente il loro modo di vedere e interpretare il mondo?
Stiamo attraversando un” brutto” periodo artistico sia nella pittura che nella scultura. La creatività sta prendendo delle strade più per stupire che per esprimere dei pensieri positivi e questo è molto preoccupante perché si perde il contatto con le nuove generazioni che sono sempre più bombardate (quotidianamente) da false immagini.



Le opere della Mostra, realizzate con il DAS e dipinte con i colori GIOTTO dall'artista Massimo Gigli
Info e prenotazioni
Museo Geo Pontassieve: Piazza Vittorio Emanuele II, 9 Pontassieve
Dal 18 gennaio 2025 al 09 marzo 2025, sabato e domenica dalle 16 alle 19 (su appuntamento gli altri giorni, tel. 335 7572274)