Dietro le quinte della Biennale Educational: l’intervista allo staff didattico su Diario Creativo

Un approfondimento sull’approccio che anima i percorsi educativi della Biennale Arte 2024, con GIOTTO - Colore Ufficiale delle Attività Educational

 

Da anni collaboriamo con La Biennale di Venezia supportando il progetto Educational che, attraverso percorsi guidati, laboratori e attività interattive, offre a bambini, bambine, ragazze e ragazzi accompagnati da scuole, università e famiglie, l'opportunità di comprendere più a fondo le opere esposte, favorendo il loro coinvolgimento attivo.

 

Dopo l'intervista dello scorso anno a Valentina Borsato, Dirigente della Biennale Responsabile delle Attività Educational, oggi abbiamo l’opportunità di approfondire, attraverso la voce delle operatrici e degli operatori Educational, l’approccio educativo che guida le attività. Uno sguardo interno e specializzato che ci illustra, anche attraverso esempi pratici di laboratori didattici, come avvicinare le nuove generazioni all’arte:

 

Quest'anno la Biennale Arte ha come titolo "Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere". Come si collega questo tema con le attività della Biennale Educational?

Il tema proposto per la Biennale Arte 2024 dal Curatore Adriano Pedrosa è connesso alle sfide globali della migrazione, della diversità culturale e dell'identità in un mondo sempre più interconnesso ed invita a riflettere sul concetto di "straniero", inteso non solo come una figura esterna o diversa rispetto a un contesto, ma come condizione esistenziale che può riguardare tutti.

La Biennale Educational, utilizza questo tema come filo conduttore per le sue attività didattiche e i suoi laboratori, con l'obiettivo di stimolare una riflessione sulla diversità culturale tra i partecipanti, in particolare tra i giovani e le scuole, e lo fa attraverso una proposta diversificata e multidisciplinare. Nello specifico:

 

Laboratori creativi e interattivi con schede didattiche

I laboratori offrono ai partecipanti la possibilità di esplorare, attraverso tecniche artistiche diverse, il concetto di “essere straniero”. Queste attività incoraggiano l'espressione personale e la riflessione su temi come l'alterità, l'appartenenza, l'identità culturale e le esperienze migratorie.

I workshop della Biennale Educational sono pensati per promuovere il dialogo. Lo staff didattico aiuta i partecipanti a comprendere meglio le diverse prospettive culturali e sociali. Si creano spazi per il confronto diretto, stimolando così l'empatia e la comprensione reciproca. Le attività didattiche invitano a interrogarsi su come le identità di ciascuno non siano necessariamente fisse, ma in continua evoluzione. Attraverso riflessioni guidate, i partecipanti esplorano come il concetto di straniero si applichi a chiunque in contesti diversi: in una nuova città, in un nuovo ambiente lavorativo o sociale, persino nel mondo digitale.

 

Laboratori tematici su migrazione e inclusione

Alcuni laboratori sono specificamente incentrati sui temi della migrazione e dell’inclusione sociale. Attraverso l'arte, si raccontano storie di migrazione, di rifugiati, di conflitti e si esplorano i sentimenti di dislocazione e appartenenza. Queste narrazioni vengono utilizzate come punti di partenza per discutere di come le società accolgono o rifiutano “l’altro”, promuovendo una riflessione critica sulle dinamiche di potere, esclusione e accettazione.

La Biennale Educational inoltre ospita artisti internazionali che affrontano direttamente nelle loro opere il tema della diversità e dell'identità culturale. Gli incontri con le loro opere, che provengono da contesti culturali e geografici molto diversi, rappresentano un'opportunità per i partecipanti di vedere come la questione dell’alterità è interpretata in modo creativo e differenziato nel panorama artistico globale.

 

Percorsi narrati e teatro

Attraverso percorsi narrati e legati al teatro, i laboratori della Biennale Educational offrono ai partecipanti l'opportunità di immedesimarsi in storie di persone che vivono l'esperienza dell'essere straniere, estranee o diverse. Queste attività teatrali e narrative non solo favoriscono la comprensione delle esperienze altrui, ma incoraggiano anche la creazione di narrazioni alternative che sfidano i pregiudizi e gli stereotipi.

 

Integrazione delle tecnologie digitali

Molte delle attività didattiche usano le tecnologie digitali per esplorare il tema dello straniero: nel laboratorio multimediale, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), si approfondiscono i cambiamenti che hanno riguardato la popolazione del nostro Paese, soprattutto in termini di emigrazioni, dal 1861 fino ai giorni nostri.

 

Foto Luca Chiandoni. Courtesy La Biennale di Venezia

 

Qual è il ruolo dell'espressione creativa e dell’arte nel processo educativo delle nuove generazioni e come la Biennale Educational contribuisce a questo sviluppo?

L’espressione creativa e l’arte hanno un ruolo cruciale nel processo educativo delle nuove generazioni, poiché offrono strumenti per sviluppare competenze cognitive, sociali ed emotive in modo unico e profondo. Attraverso l’arte, i giovani possono imparare a esplorare sé stessi e il mondo che li circonda. La proposta didattica della Biennale Educational, da sempre, si pone l’obiettivo di contribuire fattivamente a questo sviluppo declinando le proprie attività sui temi delle manifestazioni organizzate dalla Fondazione ed offrendo esperienze artistiche volte a stimolare la crescita personale e sociale ed a promuovere una visione del mondo più inclusiva e consapevole.

 

Le attività proposte muovono e si sviluppano lungo alcune linee guida comuni:

 

  • L'arte per stimolare domande, dubbi e interpretazioni personali » le attività della Biennale Educational creano spazi dove i partecipanti possono esplorare temi complessi – come identità, diversità culturale, ambiente – attraverso un'espressione creativa libera.

 

  • L’arte per esprimere emozioni e sviluppare l’empatia » i laboratori della Biennale Educational spesso chiedono ai partecipanti di esplorare sentimenti come la gioia, la paura, la solitudine o l’appartenenza. Attraverso il processo creativo, i giovani imparano a riconoscere e gestire le proprie emozioni, sviluppando una maggiore consapevolezza di sé.

 

  • L'arte per mettere in risalto l'importanza della diversità culturale » gli studenti vengono esposti a una vasta gamma di pratiche artistiche provenienti da tutto il mondo, imparando a valorizzare le differenze culturali e a confrontarsi con esse. L’incontro con opere e artisti internazionali permette di abbattere stereotipi e di promuovere una visione del mondo più inclusiva e aperta.

 

  • L’arte per incoraggiare il lavoro di gruppo e la collaborazione tra i partecipanti » molti laboratori coinvolgono i giovani in un processo di co-creazione artistica, portandoli così a comunicare, ascoltare e negoziare idee con i loro coetanei, sviluppando competenze sociali fondamentali.

 

  • L’arte per affrontare sfide e trovare soluzioni originali attraverso il processo creativo » i partecipanti ai laboratori imparano ad affrontare difficoltà con un approccio flessibile e innovativo. Questo tipo di apprendimento pratico e sperimentale è fondamentale per sviluppare la capacità di risolvere problemi in modo creativo e rafforza la loro fiducia in sé stessi e la capacità di esprimersi.

 

  • L’arte per integrare competenze artistiche con quelle tecnologiche » la Biennale Educational si distingue anche per l'uso delle tecnologie digitali nell'espressione artistica. Questo approccio non solo avvicina i giovani all'arte contemporanea, ma li prepara anche a creare in un contesto sempre più digitale.

 

  • L'arte per sensibilizzare sulle questioni sociali » La Biennale Educational utilizza queste connessioni per stimolare la consapevolezza dei giovani riguardo al mondo in cui vivono. Attraverso l'arte, i partecipanti sono invitati a riflettere su problemi attuali, come la crisi climatica, le disuguaglianze sociali e i diritti civili. Questo li aiuta a sviluppare un senso di responsabilità.

 

Foto Luca Chiandoni. Courtesy La Biennale di Venezia

 

In che modo GIOTTO, Colore Ufficiale delle Attività Educational della Biennale Arte 2024, è presente all’interno dei laboratori didattici?

GIOTTO, Colore Ufficiale delle Attività Educational della Biennale Arte 2024 ha un ruolo importante nei laboratori didattici: offrendo ai partecipanti la possibilità di utilizzare strumenti di alta qualità, permette di integrare un vasto assortimento di materiali artistici, come colori, pennarelli, pastelli, tempere, paste modellabili e molto altro per esprimere la propria creatività e la propria manualità. I giovani possono esplorare il colore, la forma e la materia in modo libero e stimolante, contribuendo così allo sviluppo delle loro capacità creative.

Le attività didattiche proposte, che spaziano dal disegno alla pittura, dalla scultura al riciclo creativo, offrono un ampio ventaglio di esperienze pratiche che collegano l’arte con i temi importanti proposti dall’Esposizione. Qualche esempio concreto può aiutare a cogliere appieno il ruolo fondamentale dei prodotti utilizzati nello svolgimento dei laboratori e nel perseguimento degli obiettivi della didattica.

 

Laboratori creativi

Questi laboratori sono progettati per tutte le età e mirano a far sperimentare l'uso del colore come mezzo di espressione artistica; i partecipanti hanno la possibilità di esplorare tecniche tradizionali e innovative utilizzando le carte colorate, i pennarelli e i pastelli per creare opere che riflettono i temi esplorati durante la visita dell’Esposizione.

Esempio: creazione di autoritratti utilizzando colori vivaci per rappresentare le proprie emozioni e identità. I partecipanti vengono invitati a riflettere sul tema della diversità identitaria e, con l’aiuto di carte colorate, pennarelli e pastelli GIOTTO, possono sperimentare vari colori per esprimere come si vedono e come sentono di appartenere o differenziarsi dagli altri. Nei  laboratori si esplora il legame tra colore ed emozioni. I partecipanti vengono guidati nell'uso di colori differenti per esprimere sentimenti e stati d’animo. La scelta di tonalità più calde o fredde può influenzare l'espressione dei sentimenti. Questo esercizio li aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva attraverso l’arte.

 

Creazione di opere collettive

Lo staff della Biennale Educational promuove anche attività collaborative, in cui i partecipanti lavorano insieme per realizzare un'opera d'arte. Questi progetti stimolano il lavoro di squadra e la collaborazione, mentre ogni bambino o studente contribuisce con il proprio tocco personale, utilizzando i materiali disponibili per colorare e disegnare. Alcune attività didattiche prevedono infatti nella fase finale la creazione di un’opera collettiva, frutto del prodotto di ciascun studente. Questa attività incoraggia l’immaginazione collettiva e il rispetto per la diversità di idee e visioni, collegandosi al tema della Biennale "Stranieri Ovunque".

 

Laboratori di arte materica e progetti sostenibili e riciclo creativo

I prodotti messi a disposizione non si limitano solo ai colori, ma comprendono anche materiali come le colle e le paste modellabili, che vengono utilizzati in laboratori di arte materica. Qui i partecipanti possono sperimentare con texture e materiali tridimensionali, creando sculture o opere in rilievo. In linea con l'attenzione crescente verso la sostenibilità, alcuni laboratori della Biennale Educational hanno inoltre utilizzato i materiali dell’azienda in progetti di riciclo creativo. L'idea è quella di sensibilizzare i partecipanti sull'importanza di riutilizzare materiali di scarto, trasformandoli in opere d’arte con l’aiuto dei colori e degli strumenti artistici a disposizione.

 

Foto Luca Chiandoni. Courtesy La Biennale di Venezia

 

Qual è stata l'evoluzione delle attività della Biennale Educational e quali prospettive avete per i prossimi anni?

La Biennale Educational ha subito una notevole evoluzione sin dal suo avvio, diventando uno dei pilastri principali della Biennale di Venezia per quanto riguarda la promozione dell’arte e della cultura attraverso l’educazione. Nel corso degli anni, le attività educative si sono ampliate e diversificate, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e con un’offerta formativa sempre più innovativa, con i suoi laboratori creativi e i laboratori interdisciplinari, che attraversano i campi della diversità culturale, attenti alle novità tecnologiche e artistiche.

 

Guardando agli ultimi 10/15 anni, c’è stata la progressiva integrazione delle nuove tecnologie e apertura ai media digitali che hanno permesso di esplorare nuove forme di arte contemporanea e di mediazione educativa, aprendo la strada alla creazione di nuovi laboratori e progetti interattivi e coinvolgendo i giovani in un modo più immersivo e connesso alle loro esperienze quotidiane .

 

E’ stato dato più spazio alla partecipazione attiva e alla co-creazione da parte dei partecipanti, invitati non solo a esplorare l’arte visiva, ma anche a crearla e trasformarla, contribuendo a progetti artistici collettivi e favorendo in tal modo l'inclusione di nuove discipline e linguaggi legati anche alle arti performative.

 

Molta attenzione è stata data via via al tema della sostenibilità ambientale,  sempre più rilevante nelle arti contemporanee; la Biennale Educational ha sviluppato infatti in collaborazione con il CNR – ISMAR nuovi laboratori e progetti incentrati sull'arte ecologica, l’inquinamento, la plastica, e il riciclo. La sensibilizzazione verso l’ambiente, il cambiamento climatico e l’uso consapevole dei materiali continueranno ad essere centrali anche in occasione delle manifestazioni future.

 

Da sottolineare, infine, il tema dell'inclusività, che ha acquisito sempre più rilevanza nel progetto complessivo della Biennale Educational, in linea con l'evoluzione dei temi globali.

La Biennale ha infatti sviluppato iniziative per l’avvicinamento alle arti contemporanee di pubblici fragili. Laboratori e attività si sono sempre più focalizzati sul coinvolgimento di pubblici diversificati, legati alle disabilità e a situazioni di disagio sociale;  in tale percorso si colloca il progetto Accessibilità,  pensato per categorie solitamente meno coinvolte nella fruizione di mostre ed eventi culturali; si tratta di persone che provengono prevalentemente da centri di salute mentale, centri di sostegno, case di accoglienza, comunità educative e terapeutiche alle quali sono state rivolte attività laboratoriali dedicate.

Accanto a questo è stata sviluppato un progetto dedicato alle scuole all’insegna di una didattica inclusiva: tutti i laboratori sono infatti stati resi accessibili per  bambini con disabilità sensoriali grazie anche alla presenza di materiali e supporti per i laboratori pratico artistici, caratterizzati da una spiccata componente sensoriale.

 

Le prospettive per i prossimi anni sono legate alle tematiche delle iniziative future; nel 2025 ad esempio la Biennale Architettura si intitola Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.

La Mostra proverà a tracciare nuove rotte per il futuro, suggerendo un ventaglio di soluzioni ai problemi più pressanti del presente. Metterà insieme una raccolta di proposte progettuali sperimentali, ispirate da una definizione di "intelligenza" quale capacità di adattarsi all'ambiente a partire da un bagaglio di risorse, conoscenze o potere limitati.

Da questi primi stimoli il team di Biennale Educational proverà a sua volta a tracciare “nuove rotte per il futuro”

 

Biennale Architettura 2025

 

Foto Luca Chiandoni. Courtesy La Biennale di Venezia

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