Flessibilità cognitiva: l’importanza di allenarla nei bambini

Essere in grado di vivere tranquillamente a contatto con lambiente esterno e saper adattare noi stessi ad esso è spesso legato all’abilità di cambiare strategia d’azione e di pensiero in base alla situazione in cui ci troviamo. Questa flessibilità nell’agire e nel pensare è definita flessibilità cognitiva.  

La flessibilità cognitiva è una soft skills che ci permette di affrontare i problemi e risolverli attraverso delle azioni. Dunque, possiamo dire che molte delle nostre capacità di problem solving dipendono da essa. Nei bambini, come vedremo, questa flessibilità mentale rientra in una serie di funzioni esecutive (FE) insieme a memoria, attenzione, inibizione e pianificazione, tutte funzioni che servono al bambino per monitorare e controllare il pensiero. Inoltre, la flessibilità cognitiva ci consente di passare da un’idea a un’altra con intelligenza e ci permette di perseguire degli obiettivi anche se le condizioni attorno a noi sono cambiate radicalmente.  

Oggi in questo articolo di Diario Creativo, vedremo da vicino cos’è la flessibilità cognitiva, perché è così importante e soprattutto che legame ha con il benessere dei bambini. Non mancheranno idee pratiche e alcuni giochi utili a sviluppare delle skills e migliorare questa funzione esecutiva. 

Flessibilità cognitiva: cos’è

Per flessibilità cognitiva si intende la funzione che permette il passaggio da un’operazione mentale a un’altra e il controllo dell’effetto di interferenza reciproca tra le due operazioni. Questa funzione risulta fondamentale per consentire di modificare il modo di pensare e agire in relazione ai cambiamenti e alle differenti caratteristiche dell’ambiente (Kloo et al., 2010). Di contro, con la rigidità cognitiva si corre il rischio di reiterare le nostre azioni, anche quando queste non sono più funzionali per il nostro scopo.  

In poche parole, la flessibilità mentale è la capacità del cervello di adattarsi a situazioni impreviste e a repentini cambiamenti. Questa funzione risulta essere estremamente utile quando il nostro pensiero o il nostro comportamento naturale non risponde come dovrebbe a un nuovo contesto o stimolo. Inoltre, questo fenomeno è direttamente connesso all’apprendimento e all’esperienza. La flessibilità cognitiva è fondamentale anche nelle relazioni con gli altri individui, perché ci aiuta a rapportarci agli altri in maniera sana e diretta. 

In un mondo che cambia così tanto scopriamo che la flessibilità, la capacità di adattarsi al cambiamento è più importante dell’esperienza stessa. Daniel Goleman

Flessibilità cognitiva: perché è importante

La flessibilità mentale è di fondamentale importanza perché è alla base della buona salute ed è importante stimolarla fin da piccoli. Questa funzione cognitiva, ottima skill per la risoluzione di problemi, supporta la creatività e si sviluppa maggiormente quando si è pronti a creare, costruire o smontare qualcosa. Inoltre, questa funzionalità è fondamentale per potenziare il problem solving e superare i bias ossia le distorsioni cognitive, che altro non sono che un pattern sistemico di deviazione dalla norma nei processi mentali di giudizio. 

Grazie a questa funzione è possibile avere a nostra disposizione un potente strumento che ci aiuta ad adattarci al mutare delle condizioni in cui viviamo e a facilitare il processo di accettazione di nuove abitudini che nel corso di ogni vita, prima o poi, subentreranno. La flessibilità cognitiva, soprattutto nei bambini, facilita il lavoro di squadra specialmente durante gli anni di scuola. Inoltre, permette loro di accettare l’esistenza di percorsi alternativi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Dunque, non solo incentiva i ragazzi alla condivisione ma li aiuta anche a comprendere le diverse circostanze in cui si trovano, promuovendo l’empatia e andando a creare una base solida per promuovere le interazioni sociali. 

Questa particolare funzione la si può definire anche “flessibilità al cambiamento”, infatti è tra le esecutive skills fondamentali per essere in grado di cambiare noi stessi parallelamente al mutare costante della vita.

Flessibilità cognitiva: esercizi pratici per allenarsi alla flessibilità

Nel corso del tempo i bambini possono aumentare la propria flessibilità cognitiva. L’ideale è iniziare a stimolare la loro mente tra i 3 e i 4 anni di vita. Già a questa età, infatti, i bambini possono essere in grado di inglobare le informazioni e iniziare a cercare soluzioni per porre rimedio a eventuali disturbi o problemi con una corretta risposta razionale. Come in tutte le cose, lallenamento mentale è fondamentale ed è una buona soluzione per adattare ai cambiamenti i più piccoli. Inoltre, imbastire o creare giochi con domande che possano stimolare il pensiero, permette al bambino di considerare diversi scenari in base anche alle diverse opzioni, tra le quali può scegliere.  

È molto importante, inoltre, chiedere al bambino il motivo della scelta presa e soprattutto cosa lo ha spinto a optare per quella determinata cosa piuttosto che un’altra. Un altro esercizio utile a sollecitare gli stimoli del bambino potrebbe essere quello di chiedergli di fare le cose in maniera diversa rispetto alla norma. Ad esempio, gli si può proporre di lavarsi i denti utilizzando la mano che non utilizza abitualmente ma anche di disegnare con la mano sinistra (o destra se mancino), impugnando la matita nel modo più corretto possibile per poter creare un bel disegno, agilmente. 

 La strategia di questi esercizi deve essere mirata affinché i bambini possano rompere la vecchia routine per stabilirne una nuova. Un’altra attività molto utile a stimolare la flessibilità cognitiva dei bambini potrebbero essere i giochi di ruolo. Infatti, la rappresentazione di personaggi diversi aiuta ad ampliare l’immaginazione, la flessibilità e anche e soprattutto l’empatia. Tutti questi stimoli sono utilissimi per i più piccoli per affrontare il processo di crescita. 

Flessibilità cognitiva: innovazione e benessere

La flessibilità cognitiva è una di quelle funzioni che oltre a essere molto utile per risolvere problemi, offre anche molteplici vantaggi. Questa funzione, infatti, è una vera e propria leva per potenziare la creatività e la capacità di innovazione. Pertanto, favorisce il benessere psicofisico e cognitivo dato che migliora la capacità di gestire gli eventi, anche negativi, della vita.  

Come dicevamo nei paragrafi precedenti, una buona flessibilità cognitiva ci aiuta non solo a comprendere le emozioni ma anche a controllarle nel migliore dei modi. Quindi, allenare la flessibilità dovrebbe diventare qualcosa da prendere davvero seriamente, specialmente nel mondo di oggi che è afflitto da cambiamenti climatici, ambientali e culturali. Dunque, possiamo dire che la flessibilità cognitiva non è fondamentale solo per l’oggi ma soprattutto per il domani, specialmente in una società contemporanea come la nostra che è sempre in un moto perpetuo di cambiamento. 

Infine, la flessibilità mentale può essere una delle migliori risorse per riuscire a migliorare i risultati e la competenza anche sul lavoro didattico, perché accresce lo spirito di adattamento e aiuta a individuare gli errori e a risolverli nonostante le difficoltà e considerato il contesto. La flessibilità cognitiva, quindi, ci aiuta ad affrontare la realtà con i giusti valori.

Flessibilità cognitiva: giochi per bambini

La comprensione dei bambini è spesso legata anche al metodo attraverso il quale si vogliono insegnare i concetti. La via più semplice per far sì che un bimbo possa apprendere è sempre il gioco. Se volete stimolare lo stato cognitivo dei bambini e avere il loro consenso attraverso il gioco, ci sono diverse alternative utili, vediamone alcune:  

  • CARTE DA MEMORY: potete utilizzare le carte da memory come mezzo per allenare la flessibilità cognitiva dei più piccoli, giocando però in un modo un po’ particolare rispetto alle regole originali. Dunque, disponete le carte su un tavolo con le figure rivolte verso il basso come fareste normalmente, ma il gioco non consiste nel cercare le due carte uguali questa volta, bensì nel creare delle associazioni. Se le carte raffigurano degli animali, la regola può essere che tutti gli animali con le ali devono essere associati a un nome di persona e tutti gli animali senza ali devono essere associati a un personaggio dei cartoni animati. Allo stesso modo, se le carte raffigurano delle persone, potete associare un alimento alle carte che raffigurano personaggi maschili e un mezzo di trasporto alle carte che raffigurano personaggi femminili. L’importante è tenere la mente del bambino sempre attiva dando continui stimoli. Le regole potete adattarle in base al vostro gusto e inoltre, potete creare le carte memory anche a casa. Bastano semplicemente dei cartoncini colorati, una matita e dei pennarelli. 
  • GIOCO DI COLORI: potete utilizzare il gioco delle tre carte colorate, che oltre a essere un ottimo gioco per allenare la flessibilità cognitiva può risultare anche una divertente attività di tipo motorio. Queste carte devono essere colorate da tre diversi colori e, in base al colore mostrato, il bambino deve rispondere con uno specifico feedback, per esempio un salto. Inoltre, per aumentare la difficoltà e far acquisire nuovi stimoli al bimbo, potete chiedergli non solo di rispondere con un determinato salto a un preciso colore che gli viene mostrato, ma potete pescare una delle tre carte e in base alla posizione della carta pescata chiedergli di pronunciare il nome di un animale. Ad esempio, se pescate la carta centrale, il bambino dovrà pronunciare il nome del suo animale preferito mentre se pescate quella di destra o quella di sinistra dovrà rispondere a quella di destra con un numero e a quella di sinistra con il nome di un fiore. Questo potrebbe essere un ottimo metodo per far sì che il piccolo impari ad associare un determinato gesto o una determinata azione a un elemento specifico.

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio alla scoperta della flessibilità cognitiva, speriamo di avervi fatto comprendere quanto questa funzione sia importante nel processo di sviluppo di ogni bambino affinché possa affrontare al meglio le circostanze avverse che troverà lungo il suo cammino. 

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