Questo lab è parte dei progetti per le scuole
Second Life: Pennarello, non ti butto ti riuso! / Come realizzare mattonelle di pennarelli esausti
Parlare alle nuove generazioni affrontando i temi proposti da Agenda 2030 è un impegno più che sostenibile, significa coinvolgerli in un progetto per un futuro migliore. I modi sono infiniti e la creatività è un vettore importante.
Api, riuso e sostenibilità
Questa nuova proposta di Mook è appositamente pensata per il coinvolgimento dei più piccoli. Perché si può parlare di sostenibilità ad ogni età. Più i concetti sono semplici, più sono facili da trasmettere e più li ricordiamo.
Nell’esempio che vedete nella foto 1 Mook ha usato la metafora delle api facendo disegnare e colorare ad ogni bambino un’ape diversa.
Le api sono insetti operosi e al tempo stesso molto simbolici: capaci di produrre molte cose, dal miele, alla cera, alla pappa reale. E tutti questi ‘prodotti’ possono essere riciclati e riutilizzati sia dalle api stesse che dall’uomo e fanno anche bene! Nulla infatti viene buttato di questa produzione sorprendente.
Disegnare e personalizzare api, diventa un pretesto per raccontate loro come un piccolo insetto molto operoso sia in grado di fare grandi cose.
Una volta che i bambini hanno terminato, i disegni sono stati assemblati insieme alle ‘mattonelle di pennarelli esausti’ precedentemente preparate, in una composizione a forma di alveare per essere fissate poi sulla parete, avvicinando disegni alle mattonelle in una composizione armonica, e creando così elementi decorativi curiosi e coloratissimi.
Il risultato è una cornice Optical pensata per abbellire la classe e dare risalto ai disegni dei bambini, ma al tempo stesso un laboratorio per i piccoli per parlare di cose difficili, e non solo, nel suo insieme, un oggetto di eco-design mnemonico sul tema della sostenibilità.
Diventare eco-designer fin da piccoli.
Partendo da buoni esempi si è in grado di riprodurre molte cose belle. Basta seguire i percorsi e gli spunti, assimilare i meccanismi che ci introducono alla creatività, e infine mettersi in gioco, provando e riprovando.
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