Apprendimento Cooperativo: cos’è, modelli e vantaggi | FILA

In una società che vive un perpetuo e frenetico processo di cambiamento, è importante riuscire a stare al passo con i tempi e per farlo l’uomo deve liberarsi dal concetto di individualismo e di competitività, in favore della cooperazione. Il mondo, come lo conosciamo oggi, è ben diverso da quello che hanno vissuto i nostri genitori e i nostri nonni. Tutto si trasforma, si modifica e muta a una velocità talmente elevata che diventa impossibile fare previsioni a lungo raggio.

Le popolazioni di oggi, come mai prima nella storia, sono legate a livello planetario. Stiamo parlando di una vera e propria interdipendenza, dove gli uomini provenienti da ogni angolo del pianeta sono collegati da una connessione globale che non conosce confini. Tutto questo è conseguenza diretta di un settore che ha letteralmente cambiato il ritmo delle nostre vite: la tecnologia. Nel corso di questi ultimi anni, infatti, l’uomo ha dovuto anche acquisire nuove abilità sociali, nuove competenze e conoscenze per imparare a utilizzare nuovi dispositivi: computer, tablet, smartphone e cellulari. Tutti strumenti che favoriscono l’unione, la connessione e la cooperazione.

Ma il concetto di cooperazione può coinvolgere anche i più piccoli? Può essere un plus anche a livello didattico? Quando si può parlare di apprendimento cooperativo? Ed è proprio questo l’argomento che affronterete oggi insieme a noi di Diario Creativo! Vedrete quanto è importante il concetto di cooperazione tra gli individui, quanto sia fondamentale il Cooperative Learning e quali vantaggi può apportare allo sviluppo cognitivo e psicologico dei ragazzi.

Che cos’è l’apprendimento cooperativo

L’apprendimento cooperativo è una nuova strategia didattica che favorisce il lavoro di squadra. Nasce verso la fine degli anni ‘70 negli Stati Uniti, ma si può individuare un suo importante precursore, il mutuo insegnamento, un metodo didattico che risale addirittura al medioevo. Con il mutuo insegnamento, iniziano a crearsi i concetti di “gruppo di studenti” e “cooperazione”, che saranno poi le basi del Cooperative Learning come lo conosciamo noi oggi.

Come avrete capito, il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento che verte sull’interazione di un gruppo di alunni, i quali cooperano per un obiettivo comune. Dunque, emerge la valorizzazione di uno strumento di apprendimento coeso e unito tra ragazzi in alternativa alla tradizionale lezione frontale. Con l’apprendimento cooperativo il contributo di ogni singolo alunno consente di annullare l’individualismo a favore di un comportamento che miri al completamento di uno stesso progetto educativo. Collaborazione e cooperazione sono, quindi, i concetti cardine che approfondirete con noi nei prossimi paragrafi!

Apprendimento cooperativo: quali sono i vantaggi?

I vantaggi di questa metodologia di apprendimento sono molteplici e si differenziano sia da quelli dell’apprendimento competitivo che da quelli dell’approccio individualistico. Un contributo fondamentale lo dà sicuramente l’insegnante che deve assumere un ruolo di facilitatore e organizzatore di attività per gli studenti. Per sfruttare al meglio questo metodo è necessario instaurare una sinergia tra docente e studente e tutto ciò deve essere favorito da un positivo clima in classe. Così facendo gli studenti possono trasformare ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving” con il raggiungimento, quindi, degli obiettivi tramite il sostegno personale di ognuno di loro.

Risolvere i problemi, però, non è l’unico vantaggio di questa forma di didattica costruttiva. Anzi, ci sono tantissimi benefici che i più piccoli possono trarre da questo tipo di insegnamento, così come anche gli insegnanti. Vediamone alcuni:

  • Miglioramento del rendimento scolastico degli studenti tramite un lavoro più accurato sul compito in questione. È facile pensare come un obiettivo comune stimoli non solo lo spirito di squadra, ma anche la motivazione tra gli studenti, spronandoli a sviluppare maggiori capacità di pensiero critico e di ragionamento.
  • Miglioramento delle relazioni tra gli studenti. Tramite questo metodo, gli allievi sono ben coscienti dell’apporto che ognuno di loro può dare e questo non può far altro che migliorare il rispetto reciproco, il senso di responsabilità e lo spirito di squadra.
  • Benessere psicologico tramite gli sforzi comuni, gli studenti incrementano la loro autostima e superano con minor difficoltà e stress i possibili ostacoli che una lezione o la vita gli potranno mettere di fronte.
  • Lo scambio di idee e il dialogo attivano l’interdipendenza positiva, un passaggio spontaneo di comportamenti e abilità basato sull’emulazione tra un membro e l’altro del gruppo con lo scopo di favorire non solo il benessere personale, ma soprattutto quello generale.

Apprendimento cooperativo: modelli di apprendimento

L’apprendimento cooperativo è un metodo disciplinare che ha differenti applicazioni. Esistono, infatti, molte varianti e approcci, ognuna con le sue particolarità specifiche. Ecco alcuni tra i modelli più conosciuti:

  • Learning Together (o circles of learning)
    Questo metodo, nato nel 1975 e ideato da Johnson & Johnson, prevede che gli studenti lavorino in piccoli gruppi. L’insegnante ha il compito di gestire il livello e l’intensità dell’interazione tra i gruppi.
  • Student Team Learning
    Lo student team learning nasce negli anni ‘80, ideato dallo psicologo Robert Slavin. Il metodo valuta e incentiva la responsabilità di ogni singolo studente all’interno del gruppo. Ogni alunno, infatti, viene premiato pubblicamente per incentivare sia lo spirito individuale che quello di squadra. La crescita di ogni persona è legata all’impegno e al comportamento di tutti.
  • Group Investigation
    Questo metodo è tra i più celebri in materia di problem solving, poiché nasce proprio da un problema che viene posto al gruppo dall’insegnante. Seguono quindi ricerche, dibattiti e discussioni all’interno del team, tutto volto alla ricerca della soluzione ottimale da applicare per risolvere al meglio un’incognita.
  • Jigsaw di Aronson
    Con questo metodo si mira a creare un rapporto di cooperazione e interdipendenza tra un gruppo eterogeneo di studenti. Il punto di partenza, infatti, è la scelta di un argomento da parte dell'insegnante; quindi, a ogni studente viene data solo una parte di informazioni. Ogni individuo poi, espone al gruppo le sue conoscenze al fine di spiegare e condividere il proprio sapere con gli altri finché tutto il gruppo non acquisisce una conoscenza completa del tema. Solitamente, al termine della discussione sull’argomento generale, viene fornito un test di valutazione individuale.
  • Classi aperte
    Il metodo delle classi aperte nasce per combattere la demotivazione e lo scarso impegno nello studio degli studenti, incentivando la crescita dei risultati tramite lo scambio di idee tra classi differenti, anche a diversi livelli di conoscenza. Questo metodo è, attualmente, uno dei più utilizzati in Italia.

Apprendimento cooperativo e didattica a distanza

La scuola non è l’unico luogo di formazione per imparare il senso di partecipazione e condivisione con gli altri compagni, senza perdere di vista l'obiettivo da portare a termine. Infatti, negli anni in cui le scuole erano chiuse, i gruppi di studio non potevano riunirsi fisicamente in classe, ma dovevano lavorare a distanza. Il modello cooperativo, infatti, è stato uno strumento molto utilizzato per sopperire alle difficoltà della didattica da remoto e ha permesso ai ragazzi di mantenere una buona interazione. La didattica a distanza non ha fatto altro che portare alla luce altri e nuovi vantaggi del cooperative learning. Questo metodo, infatti, ha radicalmente modificato la relazione tra insegnanti e allievi formando una vera e propria comunità educativa volta a superare i metodi di studio individuale, in favore di altri più produttivi e dinamici. L’organizzazione di tale metodo ha permesso, infatti, la condivisione delle esperienze, stimolando gli alunni all’aiuto reciproco, caratteristica fondamentale per valorizzare le risorse individuali.

Apprendimento cooperativo: esempi pratici e creativi

Aiutati che il ciel ti aiuta? No, aiutate e verrete aiutati! È questo il motto alla base dell’apprendimento cooperativo. Dunque, per un primo approccio a questo metodo, ecco un esempio pratico da svolgere a scuola con i compagni di classe e le insegnanti.

Create un giornalino scolastico! Se avete voglia di cimentarvi nella creazione di un giornalino, sappiate che la sua realizzazione dipenderà dall’apporto di tanti contributi, tutti di diversa natura. Ad esempio, uno studente abile con le fotografie potrà provvedere alla creazione delle immagini, un secondo studente molto portato per la scrittura potrà cimentarsi nella stesura dei testi, mentre un altro ragazzo, dotato magari di abilità matematico-visive, potrà procedere alla suddivisione degli spazi, all’ideazione della struttura e all’impaginazione del prodotto finale. Inoltre, per un tocco di originalità davvero unico nel suo genere, non dimenticate di abbellire il vostro giornalino con qualche simpatica creazione. Qualche idea? Date un’occhiata al Lab Creativo dedicato ai Diari Personalizzati e non dimenticate Pop-up art e Onomatopee, un videoLab che vi insegnerà a realizzare quella che in editoria si chiama ‘concertina’ o ‘leporello’, che equivalgono a una fisarmonica di carta: una tecnica di rilegatura che non usa colla, ma soltanto pieghe!

Per i più piccoli, invece, potete ovviamente seguire attività di cooperazione più semplici come il nostro laboratorio Animali domestici, amore, anima e acquerelli, pieno di macchie, forme, colori e fantasia da cui far nascere meravigliosi poster di classe! E ancora, potete dividere i più piccoli in vari gruppi e dare delle indicazioni per inventare delle piccole storie divertenti. Il primo gruppo crea l’incipit della storia, il secondo gruppo crea l’azione centrale e il terzo gruppo crea la fine. Cosa ne verrà fuori? Sicuramente un racconto fantasioso e molto divertente. Provare per credere!

Siete pronti per approcciare a questo nuovo metodo di apprendimento?

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