Pop-up art e Onomatopee

La carta è uno dei materiali più malleabili che esista. Con le carte puoi davvero fare mille cose, ed è uno dei prodotti che sempre più spesso vengono usati per involucri e confezioni, vista la sua capacità di essere riciclate post-consumo facilmente, perché nasce da una materia prima rinnovabile. Ma quando parliamo, ad esempio, di carta per disegno ruvida o liscia, carta velina, carta kraft o carta per la stampa, andiamo a identificare un gruppo molto esteso di carte che si differenziano per composizione, finalità di utilizzo e per finitura.

In questo videoLab useremo carte e cartoncini GIOTTO oltre a carte riciclate per giocare tra pieghe e sovrapposizioni, al fine di realizzare quella che in editoria si chiama ‘concertina’ o ‘leporello’, che equivalgono a una fisarmonica di carta: una tecnica di rilegatura che non usa colla, ma soltanto pieghe, e ci servirà per parlare di ‘effetti speciali’ applicati a parole roboanti ricche di suono e di movimento: le onomatopee!

Impareremo il significato di una parola retorica, molto usata nel mondo dei fumetti o in alcune pubblicità, o nelle meravigliose composizioni dei poemi o dei manifesti dei futuristi, un movimento artistico degli inizi del ‘900, oppure nelle meravigliose opere di un artista americano della Pop Art come Roy Lichtenstein. Forse avete già intuito che si tratta dell’onomatopea. Le idee esplosive di Vittoria Facchini, ci introdurranno nel mondo magico dei suoni delle parole: Bang, Wow, Zap, Splash, Pink, Pong, … E così via.

E non solo parleremo di suoni, ma li coloreremo in forma di carta in movimento, utilizzeremo tecniche diverse per colorare e per mostrare come il 3D può essere realizzato attraverso sovrapposizioni, per far ‘vibrare’ queste parole dando colore e movimento ai loro suoni. Costruiremo cioè dei pop-up inserendoli in una fisarmonica di carta che le animerà per un effetto finale esplosivo.

Primo passo: invitate gli alunni a cercare sul vocabolario la parola ‘onomatopea’ e raccogliete tutte le parole possibili legate al suono che possano essere utilizzate in classe.

Passo due: dividiamo la classe in gruppi di tre/quattro alunni affinché possano scegliere una parola tra quelle che rientrano nel gruppo scelto delle onomatopee. Fateli disegnare, progettare, schizzare il loro ‘pop-up art’, usando la parola scelta e aggiungendo texture e colori affinché il la composizione scelta sia ben concertata.

Passo tre la base: a questo punto prendiamo dei cartoncini colorati, ogni gruppo il suo colore, e iniziamo a piegarli come ci suggerisce Vittoria Facchini nel video, attenzione a questo passaggio perché dovranno essere tutti della stessa dimensione.

Prendiamo le misure e decidiamo dove inserire i lembi che ci serviranno per ritagliare le linguette atte a creare il movimento. Aiutiamoci con righe, quadre, tappi circolari e matite.

Con una forbice ritagliamo il cartoncino e pieghiamolo al contrario. Nel lato opposto alla piega principale.

Sperimentate tagli diversi prima di distribuire i cartoncini ai gruppi classe, con pieghe e linguette diverse, affinché la composizione finale di tutti i cartoncini assemblati sia più armoniosa  e variegata.

Preparateli con una linguetta, o due o tre se ve la sentite, diritte, oblique o anche circolari. L’apertura del cartoncino vi servirà ogni volta per controllare se la piega fatta sulle vostre linguette funziona.

Giocare di pieghe e contro pieghe ci permetterà di aprirci al tridimensionale

Suggerimento: provate a sovrapporre figure piene con figure (ritagliate) vuote che avete precedentemente ritagliato. Nulla viene buttato, tutto si riusa!

Passo quattro elementi decorativi: ricordatevi ogni volta di dare una piega anche al pezzetto o sagoma di carta che andrete ad aggiungere così da rendere la chiusura del vostro cartoncino più semplice. Cuori, sfere, raggi che avrete ritagliato da altri cartoncini colorati o da texture psichedeliche precedentemente predisposte dai ragazzi su cartoncini che coloreranno a loro piacimento con tutte le tecniche che potete suggerire come quelle che ci mostra Vittoria: guardate il video. La ricchezza di spunti per la costruzione di texture, aiuterà i ragazzi ad accendere la creatività.

Fate ritagliare i cartoncini con le forme che si erano prefissati di utilizzare per la realizzazione dei loro pop-up animati. Ritagliandole successivamente alla colorazione, daranno un effetto plastico 3D ricco di movimento

Passo cinque il lettering: la parte più delicata e forse anche anche la più divertente è la costruzione delle parole e la scelta del lettering in gergo grafico ‘Font’ cioè le forme delle lettere. Possono essere realizzati interi alfabeti di parole! Se non abbiamo una mano esperta e non siamo abituati a disegnare lettere possiamo adottare vari sistemi come per esempio fare delle fotocopie molto grandi degli alfabeti che andranno poi ricopiati per singola lettera in controluce. Oppure possiamo aprire il nostro ingegno alla sperimentazione e seguire i suggerimenti di Vittoria che utilizzando le forme delle fustelle delle confezioni di cartone dei colori Giotto -per esempio- come dime da replicare identifica un nuovo alfabeto fatto di invenzione e di divertenti incroci a forma di lettera con la precisione della dima che la rende quasi ‘stampata’.

Passo sei: è arrivato il momento di assemblare il tutto per realizzare il cartoncino pop-up. Parole lettere, sagome ritagliate da fogli di texture colorate, forme di ogni tipo, incollandole sulle linguette del nostro cartoncino colorato stando attenti a conservare il movimento che la piega che abbiamo dato loro possa riproporsi ad ogni apertura.

È importante preparare un tracciato, un’idea progettuale prima della realizzazione, permetterà ai ragazzi di comprendere l’importanza dell’immaginazione: perché progettare significa proprio immaginare cosa sarà l’oggetto che andremo a realizzare.

Non ponete limiti ai colori, agli accostamenti, ai tagli della carta e alle forme. Più inventerete, più spettacolare sarà il risultato finale.

Prendete tutti i cartoncini colorati ,realizzati dai gruppi di alunni, e ultimati. Assicuratevi che l’apertura sia funzionale e ‘funzionante’, e che non si inceppi nel movimento.

Ora incollateli su di una carta più lunga sul lato destro affinché si creino delle linguette alle quali incollerete il cartoncino successivo e così via finché non avrete realizzato una lunga fisarmonica di pop-up: il vostro Pop-up art di classe che raccoglierà tutte le onomatopee scelte e realizzate dai ragazzi. L’effetto conclusivo sarà veramente esplosivo!

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